Un vero e proprio arsenale con migliaia di armi ed esplosivi è stato scoperto da un team misto di specialisti italiani e americani nelle vicinanze di Suq Ash Shuyuk, una delle città più «calde» della regione di Dhi Qar.
Nel corso di un'attività di ricognizione, condotta dalla squadra di esperti nella bonifica di ordigni esplosivi, sono stati trovati 157 razzi He (High Esplosive - Alto Esplosivo) da 130 mm; 52 bombe da mortaio da 120 mm; 219 granate d'artiglieria da 155 mm; 115 granate d'artiglieria da 152 mm; 33 bombe da mortaio da 160 mm; 35 bombe da mortaio da 240 mm; 54 bombe da mortaio da 60 mm; 104 granate d'artiglieria da 122 mm; 119 granate d'artiglieria da 130 mm; 62 granate d'artiglieria da 100 mm; 18 bombe da mortaio da 81 mm; 27 granate d'artiglieria da 90 mm; 2 granate d'artiglieria da 75 mm; 236 spolette di vario tipo.
L'intera operazione, atto conclusivo di una azione di intelligence pianificata e condotta dal comando dell'Italian Joint Task Force, è stata guidata dal colonnello Mario Ruggiero, comandante del 3/o Reggimento Genio guastatori di Udine. Allo stesso reggimento appartenevano i militari che hanno partecipato al ritrovamento e che, successivamente, hanno distrutto tutto il materiale esplosivo.
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