ROMA - E' stata ritrovata a Roma dai carabinieri, in un luogo non lontano dalla stazione Termini, la moto Yamaha di colore rosso, rubata a Terni il 12 luglio scorso, sulla quale viaggiava - secondo gli investigatori - Luciano Liboni, quando tre giorni fa ha ucciso a Sant'Agata Feltria, in provincia di Pesaro-Urbino, il carabiniere Alessandro Giorgioni.
E' verosimile, dunque - secondo gli investigatori - che «il Lupo» (così è soprannominato Liboni) abbia proseguito la fuga dopo il delitto a bordo della stessa motocicletta fino a Roma. Ieri nella Capitale, per sottrarsi alla cattura, Liboni ha sparato colpi di arma da fuoco contro alcuni agenti di polizia, riuscendo poi a far perdere le tracce. Durante la fuga, il pregiudicato potrebbe essersi diretto proprio verso il luogo dove aveva lasciato in sosta la moto per dileguarsi più facilmente. Braccato dalle forze dell'ordine, avrebbe poi scelto un' altra via di fuga.
Nel bauletto della moto gli investigatori del nucleo operativo dei carabinieri della capitale hanno trovato un sacco a pelo nel quale, probabilmente, il killer ha passato la notte tra venerdì e sabato, accampato in qualche angolo del centro di Roma.
Il sacco a pelo era stato arrotolato e sistemato da Liboni accanto ad alcuni indumenti appena comprati. Nello stesso bauletto anche oggetti personali e il casco usato dal 'lupo' quando è fuggito da Pesaro dopo aver ucciso Alessandro Giorgioni.
La Yamaha bianca e azzurra (e non rossa come precedentemente scritto) trovata in via del Viminale, è adesso nelle mani degli esperti della sezione scientifica e dei colleghi del Ris.
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