In un comunicato diffuso al termine di un vertice interno si legge che «Umberto Bossi e la Lega Nord non possono legare il proprio nome al fallimento delle riforme»
MILANO - «La Lega Nord non intende far cadere il governo, anche se ci aspettano giorni difficili, in particolare per le pensioni. Per questo motivo i ministri della Lega Nord resteranno nel governo e manterranno la parola data anche di fronte a un palese tradimento degli alleati», è uno dei passaggi del comuncato diffuso al termine del Consiglio federale della Lega.
Il segretario della Lega Nord Padania, Umberto Bossi, è detto nel comunicato, ha deciso di «mantenere fede alla parola data e di non far cadere il governo. Umberto Bossi e la Lega Nord non possono però legare il proprio nome al fallimento delle riforme».
«Di conseguenza - prosegue il comunicato - il consiglio federale ha assunto la decisione definitiva che:
1) Umberto Bossi si liberi le mani e torni ad occuparsi della Lega Nord per prepararla alla futura e mai abbandonabile lotta per le riforme con l'opzione per il Parlamento europeo e le conseguenti decadenze delle cariche di ministro delle Riforme e parlamentare nazionale;
2) La Lega Nord non intende far cadere il governo, anche se ci aspettano giorni difficili, in particolare per le pensioni. Per questo motivo i ministri della Lega Nord resteranno nel governo e manterranno la parola data anche di fronte a un palese tradimento degli alleati».
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