ROMA - Disattenzione o incuria sono alla base dell'incendio che ha provocato il grave incidente stradale ieri sulla A1 che ha causato la morte di 7 persone. Lo sostiene il Corpo forestale dello Stato.
«L'incendio - ha spiegato Giacomo Saragosa, responsabile del Servizio Antincendi boschivi del Corpo - è di una tipologia purtroppo ben nota, non solo per la causa scatenante (una sigaretta lanciata da un auto in corsa o un fuoco di sterpaglie), ma anche per i drammatici effetti che ha determinato». Nel 2003, ha ricordato, «su 1.370 incendi colposi, il 41% sono stati determinati da attività connesse a pratiche agricole non corrette, e 404, il 29% del totale, da mozziconi di sigarette e fiammiferi».
«La vegetazione a bordo strada, anche sulle vie di grande traffico - ha proseguito Saragosa - è caratterizzata dalla presenza di erba, arbusti e materiali minuti. Con il caldo estivo le piante si seccano, l'erba ingiallisce ed ecco che si determinano le condizioni ottimali per un incendio: basta una sigaretta e un po' di vento, è sufficiente anche lo spostamento d'aria prodotto dal passaggio delle auto, per generare un rogo». Per prevenire questi roghi, ha osservato, «serve pulizia frequente dei bordi strada, sistemi di rilevazione degli incendi automatici, vigilanza fisica sui posti che in passato sono già stati percorsi dalle fiamme».
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