ROMA - «Finalmente è stato approvato il decreto legge per l'etichettatura di alcuni prodotti agroalimentari che contiene la distinzione tra il latte fresco e quello microfiltrato, che non potrà più definirsi fresco». E' questo il commento dei senatori Giovanni Murineddu e Gianni Piatti, capogruppo Ds e vicepresidente in commissione Agricoltura del Senato al voto favorevole di ieri sera dell'Aula del Senato per la conversione del decreto-legge sull'etichettatura dei prodotti agroalimentari.
«Numerose e rilevanti - ricordano - le modifiche apportate per iniziativa dei senatori di opposizione: per escludere la parole fresco anche sui marchi o sulle denominazioni di fantasia, per ridurre il tempo di smaltimento delle scorte del latte microfiltrato precedentemente chiamato fresco e della passata di pomodoro, per riportare nell'etichettatura degli oli vergini ed extravergini l'indicazione del luogo di coltivazione e di molitura delle olive. Siamo riusciti - proseguono - a rinviare l'operatività della legge che ha determinato mancati rimborsi per migliaia di oltre ad apportare modifiche migliorative sul regime delle quote latte dove è stato ottenuto l'impegno formale del Ministro Alemanno per un rapporto dettagliato sulla gestione della legge».
«Abbiamo comunque ribadito - sottolineano i senatori Piatti e Murineddu - le forti critiche ai ministeri delle Attività produttive e delle Politiche agricole sul modo col quale hanno gestito la vicenda del latte microfiltrato. Ora serve - concludono - una chiara e limpida campagna informativa ministeriale rivolta ai consumatori».
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