WASHINGTON - Appena apprese le notizie provenienti da Tripoli, in Libano, secondo le quali il marine americano di origine libanese Wassef Ali Hassoun, 24 anni, di confessione islamica, è vivo ed è stato liberato dai suoi rapitori, i suoi familiari di West Jordan, nei pressi di Salt Lake City, nello Utah, hanno tirato un respiro di sollievo.
Ma contrariamente a Sami Ali Hassoun, il fratello del militare -un caporale dei Marine, traduttore dall'arabo e dal francese, oltre a essere pilota di Humvee- i suoi familiari residenti negli Stati Uniti non parlano e il loro portavoce, Tarek Nosseir, che ieri aveva rilasciato una serie di dichiarazioni, rifiuta oggi di incontrare i giornalisti.
E' vero che c'è il sospetto che il caporale di origine libanese abbia disertato le Forze Armate americane e si sia addirittura alleato con gli estremisti islamici che in Iraq combattono contro gli Stati Uniti, mettendo la sua famiglia americana in serio imbarazzo.
Lo aveva già implicitamente indicato, nei giorni scorsi, il generale Mark Kimmitt, portavoce delle Forze Armate Usa in Iraq, parlando di «assenza non autorizzata» di Hassoun.
Altre voci sostengono invece che il militare sia scappato con una ragazza araba, ma sono indicazioni ovviamente impossibili da verificare.
Come scrive oggi il New York Times, le modalità del suo rapimento, il 19 o il 20 giugno - se rapimento c'e stato - hanno sorpreso gli inquirenti. Hassoun non si è presentato nella sua base dei marines, nei pressi di Fallujah, a circa 50 chilometri da Baghdad.
Circa una settimana dopo, un gruppo islamico, il Movimento della Risposta Islamica, aveva minacciato in un video trasmesso dal tv panaraba Al Jazira di decapitare l'ostaggio -di cui aveva fatto vedere immagini con il viso coperto accanto a una spada- se gli Usa non avessero accettato di liberare tutti i prigionieri.
Il video, in particolare, non ha convinto affatto gli inquirenti americani: nelle immagini Hassoun appare rasato di fresco e non si comporta come una persona che sta per essere uccisa.
Nei giorni successivi alla diffusione del video, alcune voci, che poi erano state decisamente smentite, avevano annunciato la decapitazione di Hassoun.
Fino ad ora tutti i prigionieri di confessione islamica in mano ai gruppi estremisti sono sempre stati liberati, incolumi.
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