ROMA - In Italia resta il paradosso per il quale una famiglia non abbiente, ma numerosa, paga bollette elettriche più alte di un single ricco. E' quanto ha ricordato il presidente dell'Authority per l'energia, Alessandro Ortis, sollecitando una revisione del sistema tariffario «secondo una logica che, salvaguardando quei soggetti che realmente necessitano di un supporto sociale: in questo senso attendiamo i necessari indirizzi, dal Governo e dal Parlamento, per avviare la definizione di una vera tariffa sociale, nel quadro di un ridisegno della struttura tariffaria». Ortis ha così ricordato che «chi ha un consumo di elettricità relativamente basso perchè passa molto tempo fuori casa non è ovviamente incentivato a risparmiare da una simile tariffa, mentre chi consuma di più, perchè è una famiglia numerosa, potrà difficilmente comprimere i suoi consumi a livelli tali da ridurre significativamente i costi». Ed in questa direzione che il presidente dell'Authority, pur apprezzando «l'avvio delle tariffe bi-orarie domestiche», ne segnala «il valore ancora assai relativo». E chiede che «esse siano più diffuse, più flessibili e convenienti non solo per gli alti consumi, ma anche per quelli medi e piccoli».
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