ROMA - L'interim che Berlusconi ha assunto oggi, dopo le dimissioni di Tremonti, è il secondo in questa legislatura. Ma le similitudini con il precedente, il dopo-Ruggiero, finiscono subito. Questa volta, infatti, l'assunzione dell'interim è motivata con la necessità di tamponare a tamburo battente il vuoto creatosi al ministero dell'Economia proprio alla vigilia di un'importante «esame» dell'Italia davanti all'Ecofin. E nei piani del premier, a differenza di quando assunse l'interim degli Esteri, c'è una rapida sostituzione di Tremonti. Si parla infatti di pochi giorni, meno di una settimana se ci si riesce.
Berlusconi ha già fatto un nome preciso, quello di Mario Monti, al vertice della Cdl di ieri notte, dopo che si era consumato lo scontro tra Fini e Tremonti. La stessa indicazione che il premier aveva fatto due sere prima al vertice di Forza Italia, anche se in una prospettiva meno traumatica. In quell'occasione, infatti, Berlusconi avrebbe ipotizzato uno scambio di ruoli tra Mario Monti, che sta per lasciare la Commissione Europea, e il ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Un problema ora sorgerebbe nel caso Mario Monti non accettasse l'incarico, allungando quindi i tempi per cercare un nuovo inquilino per Via XX settembre.
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