Blix, ex capo degli ispettori dell'Onu in Iraq: «Sollievo pe il popolo iracheno vedere Saddam in tribunale»

ROMA - «Credo che il popolo iracheno si senta sollevato nel vedere Saddam Hussein davanti a un tribunale formato da giudici iracheni. Sarà sollevato all'idea che la verità finalmente verrà alla luce. Gli iracheni hanno vissuto decenni di tirannia, deve essere una liberazione per loro sbarazzarsene. Ma ciò che non vogliono, ora, è che quella tirannia sia sostituita da un'occupazione».
Hans Blix, ex capo degli ispettori dell'Onu in Iraq - a Roma per ricevere il premio internazionale Colombe d'Oro per la pace dell'Archivio Disarmo - pensa che in Iraq possa accadere qualcosa di simile a ciò che è avvenuto in Sudafrica, con la fine dell'incubo aparteid: il popolo, la gente dell'Iraq avrà bisogno di ricostruire ciò che è realmente accaduto, ripercorrere la sua storia. «Ma ciò - sottolinea - richiede che si proceda con una esposizione fedele dei fatti».
Oggi Saddam Hussein, comparso per la prima volta davanti al Tribunale speciale iracheno (Tsi) ha avuto un atteggiamento di sfida nei confronti dei suoi giudici. «Probabilmente si sente offeso, umiliato, come lo sarebbe stato in circostanze analoghe Nabucodonosor» commenta Blix. «Sono contrario alla pena di morte per chiunque in qualunque caso - aggiunge -. Ma se c'è qualcuno che ha dimestichezza con la pena di morte, questi è Saddam Hussein».
Blix ribadisce di aver sempre ritenuto sbagliata la guerra fatta dagli Stati Uniti contro Baghdad. «Io in Iraq c'ero e ho visto quello che è successo. Abbiamo fatto 700 ispezioni. Le armi di distruzioni di massa non c'erano. La guerra - afferma - è stata un errore poichè basata su una rappresentazione errata dei fatti». Io non sono un pacifista, chiarisce, il mondo libero può dover ricorrere alla guerra, ma solo come ultima ratio. «La verità - insiste - è che l'Iraq non era un vero pericolo nè per i suoi vicini nè per il mondo».
Ma adesso, secondo Hans Blix quello che conta è che vi sia un vero passaggio di potere agli iracheni, e che la popolazione non senta di avere un governo 'longa manus' degli Stati Uniti.
I premi Colombe d'oro per la pace, alla ventesima edizione e consegnati questa sera in Piazza del Campidoglio a Roma, sono quest'anno dedicati alle donne.
Come era la loro condizione sotto il regime di Saddam Hussein? «Devo dire che l'atteggiamento nei loro confronti - afferma Blix - era molto più costruttivo che in qualsiasi altro paese arabo».
Gisella Pandolfo
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