Cassini, che reca "in grembo" una sonda più piccola battezzata Huygens, destinata a scendere sulla luna Titano, è una delle missioni interplanetarie più complesse e attese dagi astronomi di tutto il mondo. Porta il nome di uno scienziato italiano, così come italiano è il forte contributo scientifico e tecnologico della missione. E' costata globalmente due miliardi di dollari e sarà probabilmente l'ultima missione di una sonda interplanetaria così complessa e con un investimento così grande.
Cassini era partita il 15 ottobre del 1997 dalla rampa numero 41 di Cape Canaveral, in cima allo stadio propulsivo "Centaur" di un razzo vettore americano Titan 4. Prima di arrivare a Saturno, la sonda, che è la più grande mai costruita dopo le russe Phobos 1 e 2, ha compiuto due fly-by con Venere, un sorvolo della Terra, e uno di Giove. Questi fly-by non sono altro che "spinte gravitazionali" da parte dei pianeti, che imprimono una sorta di "effetto fionda" al veicolo spaziale, in grado di fargli aumentare elocità "gratis" e senza consumo di propellente.
La sonda è anche passata vicino all'asteroide Masurskij e, dieci giorni fa, alla luna "Phoebe", uno dei 31 satelliti conosciuti di Saturno.
Raggiunto Saturno in queste ore, e verificato che tutto, sulla sonda, sia in regola, il prossimo 26 ottobre ci sarà il primo sorvolo ravvicinato di Titano, il maggiore dei satelliti del "signore degli anelli": dopo un secondo sorvolo fissato per il 13 dicembre, il giorno di Natale del 2004 verrà rilasciata la sonda Huygens, che ha il compito di tentare una discesa fin sulla superficie di Titano il 14 gennaio 2005.
Titano, paragonabile per dimensioni ad un piccolo pianeta, è l'unico che sia dotato di di un'atmosfera, che risulta composta prevalentemente di azoto (quindi come quella terrestre) e di metano, un idrocarburo che su Titano formerebbe, secondo molti ricercatori, distese di ghiaccio e laghi. Pare che a parte le temperature molto più basse, attorno ai 150 gradi sotto zero, l'ambiente di questo corpo celeste somigli molto a quello della Terra quando iniziarono a formarsi le prime forme di vita. Da questa missione ci si aspetta quindi informazioni molto interessanti sulla scoperta di forme biologiche di vita.
E nel frattempo, la sonda principale, carica di strumentazione scientifica e tecnologica italiana, ci fornirà una nuova visione di Saturno, così come non era mai accaduto prima.
A. Lo C.
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