ROMA - Cortei, manifestazioni e sit-in per il 4 giugno. Roma, nel giorno della visita del presidente degli Stati Uniti si prepara ad una mobilitazione speciale che vedrà manifestazioni svolgersi in molte parti della città fin dalle prime ore del mattino.
Una giornata che si preannuncia difficile, anche perchè i molti che vorranno manifestare contro Bush e contro la guerra, si troveranno a sfilare in una città presidiata e controllata anche solo per garantire al corteo del presidente americano di potersi spostare da un punto all' altro della capitale senza intoppi, e seguire così il previsto programma di incontri.
Facile prevedere, come oggi ha ricordato lo stesso prefetto di Roma, Achille Serra, un «indubbio disagio per il traffico cittadino». L'appuntamento principale per chi vorrà contestare la presenza del presidente degli Stati Uniti resta il corteo previsto per il pomeriggio, che potrà passare per piazza Venezia. Nei giorni scorsi proprio il passaggio davanti all'altare della Patria sembrava essere diventato il punto di maggior disaccordo. Ma ieri il comitato nazionale per l' ordine pubblico e oggi quello provinciale hanno autorizzato il percorso.
Una mappa di quanto previsto in concomitanza della visita di Bush è già stata predisposta dalla Questura della capitale.
Si dovrebbe cominciare la mattina, con una prima manifestazione dei Disobbedienti in Piazza Vittorio, poi a Porta Maggiore sarà in piazza il movimento "Fermiamo la guerra-Roma Est".
Nel pomeriggio alle 15 il corteo pacifista che partirà da Piazza della Repubblica e che sfilerà per via Cavour, via dei Fori Imperiali, per passare da Piazza Venezia e l'Aventino ed approdare infine in Piazzale dei Partigiani.
Quello che i movimenti pacifisti chiedono al popolo della capitale è una «mobilitazione straordinaria e una partecipazione popolare che sia espressione di opposizione alla guerra». Il movimento "Romacittapertallapace" svolgerà, ad esempio, iniziative nelle scuole, nelle piazze, nei posti di lavoro, veglie, e raccolte di firme. Si comincerà appunto dalla mattina con la raccolta delle firme per il ritiro delle truppe dall'Iraq. Poi municipio per municipio si attueranno una serie di iniziative delineate come di forte «impatto mediatico». Tutti insieme poi nel pomeriggio al corteo principale che si concluderà, in serata, a Porta San Paolo, una sorta di festa popolare.
Tra l'altro, oltre a partecipare alle manifestazioni, il movimento dei pacifisti ha invitato i romani a riempire, il 4 giugno, le strade con bandiere della pace abbrunate in segno di lutto per le vittime della guerra. Inoltre ci sarà una «fermata simultanea» nei posti di lavoro per un quarto d'ora e l'invito ai negozianti della capitale di abbassare, sempre per un quarto d'ora alle 12 del 4 giugno, le serrande dei loro negozi esponendo la bandiera della pace. Poi, per la notte tra il 4 e il 5 giugno, i pacifisti del movimento "Romacittapertallapace" hanno chiesto di accendere migliaia di candele per ricordare le vittime «di questa sporca guerra, i morti, i torturati e gli umiliati».
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