ROMA - Con le due sfide incrociate del Girone A di sabato 12 giugno, Portogallo-Grecia (Oporto, ore 18.00, diretta su RaiUno) e Spagna-Russia (Faro-Loule, ore 20.45, RaiUno), gli Europei lusitani apriranno ufficialmente i battenti per chiuderli con la finale di Lisbona del 4 luglio. Quattro squadre per due posti, dunque, in uno dei raggruppamenti più equilibrati che proseguirà la fase di qualificazione con questo programma: mercoledì 16 giugno Grecia-Spagna (Oporto, ore 18.00, diretta su RaiUno) e Russia-Portogallo (Lisbona, ore 20.45, diretta su RaiUno), domenica 20 Spagna-Portogallo (Lisbona, ore 20.45, diretta su RaiDue) e Russia-Grecia (Faro-Loule, ore 20.45, differita su RaiDue). Sulla carta, sembrano favorite per l'approdo ai quarti di finale proprio le due formazioni latine, il Portogallo, paese ospitante, e Spagna, con la Russia in grado di sconvolgere il pronostico e la Grecia nel ruolo di outsider.
Il Portogallo ha il compito non facile, dopo il deludente Mondiale nippo-coreano ed una serie di risultati negativi nelle amichevoli di preparazione, di far ritrovare l'antico entusiasmo ai suoi tifosi. Felipe Scolari, il cittì del Brasile cinque volte campione del mondo nel 2002, fin qui ha tradito le attese della federazione lusitana e di chi pensava potesse dare alla squadra una impronta di gioco.
A far da traino alla nazionale ci ha pensato, allora, il Porto, recente vincitore della Champions League, che è presente nella lista dei ventitre selezionati da Scolari con sei giocatori, Nuno Valente, Paulo Ferreira, Ricardo Carvalho, Costinha, Deco e Maniche, un blocco eguagliato solo dal Benfica. Due gli «italiani» che partono titolari, il laziale Fernando Couto, centrale esperto e affidabile, e il milanista Rui Costa, asse centrale del trio di trequartisti che comprende anche la stella assoluta del Portogallo, Luis Figo, e Simao. Il modulo di Scolari è il 4-2-3-1, con Pauleta, attaccante del Paris SG, quasi certo del posto fisso nonostante la concorrenza di due «inglesi» come Helder Postiga (Tottenham) e Cristiano Ronaldo (Manchester United).
Se il Portogallo chiede spazio in qualità di nazione ospitante, la Spagna è tra le legittime candidate alla vittoria finale dell'Europeo in virtù di una rosa come sempre di grande spessore che, però, si è qualificata solo grazie al play-off con la Norvegia. La lista dei convocabili ha in Real Madrid e Barcellona le squadre della Liga piu rappresentate (sei giocatori ciascuno), con il Valencia, vincitrice della Coppa Uefa, presente con cinque elementi. Il citti Inaki Saez ha preferito una selezione «autarchica» con soli due calciatori provenienti da campionati esteri: trattasi degli attaccanti Morientes (Monaco) e Reyes (Arsenal). Il modulo delle Furie Rosse e il 4-2-3-1, con un fuoriclasse come Raul chiamato a finalizzare il lavoro di una squadra ricca di centrocampisti ma povera di inventori (il fantasista e Valeron).
Anche la Russia è approdata alla manifestazione continentale grazie al barrage con il Galles ma ha rischiato una clamorosa «espulsione» per via della positività di Titov. L'undici guidato da Georgy Yartsev è tutto da scoprire per il mix tra giovani ed esperti che potrebbe rivelarsi la carta vincente per superare il turno. L'ossatura del classico 4-4-2 è «anziana»: il portiere Ovchinnikov, il centrale di difesa Onopko, il fantasista Mostovoj e il laterale Alenitchev (ex Roma e Perugia e a segno nella finale di Champions con il Porto) sono tutti ultratrentenni. Giovane e d'assalto il reparto offensivo: Bulkyn e l'ariete, Sychev il funambolo messosi in mostra al Mondiale d'Asia a poco più di diciotto anni.
Dati alla mano, l'unica ad aver guadagnato direttamente l'Europeo, senza bisogno dello spareggio, è stata la Grecia, la rivelazione della prima fase che, dopo le prime due sconfitte con Spagna ed Ucraina, ha messo a segno un filotto di sei successi di fila. Il merito va soprattutto al citti tedesco Otto Rehhagel, che in patria ha la fama del vincente per aver conquistato, con Werder Brema e Kaiserlautern, tre Bundesliga, quattro Coppe nazionali e una Coppa delle Coppe).
Il modulo adottato dalla Grecia e il 4-3-1-2 che prevede, tra i titolari, gli «italiani» Dellas (Roma) e Karagunis (Inter). Partira dalla panchina, invece, l'attaccante della Fiorentina Vryzas perche, per il reparto avanzato, Rehhagel ha gia scelto di affidarsi a due «stranieri», Charisteas (Werder Brema) e Nikolaidis (Atletico Madrid).
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