GENOVA - «I resti consegnati alla Croce Rossa sono quelli di Fabrizio Quattrocchi». E' questo il senso della comunicazione data dal professor Renzo Celesti a Davide e Graziella Quattrocchi, giunti stamani nello studio del professionista nominato perito di parte per l'identificazione, tramite esame del dna, delle ossa consegnate in Iraq alla Croce Rossa.
«La famiglia se lo aspettava - ha detto Celesti - e noi gli abbiamo dato la conferma definitiva. Il materiale esaminato ha dato una risposta di certezza. Non ci sono margini di errore».
A chi gli chiedeva se è stato possibile accertare le cause della morte o eventuali sevizie sul corpo, Celesti ha risposto «non è stato possibile perché mancano parti dello scheletro».
A questo punto la salma che si trova al cimitero del Verano di Roma verrà «liberata» dalla famiglia che ne ha disposto il trasferimento a Genova. Il feretro sarà trasferito in Liguria nel tardo pomeriggio.
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