I viaggiatori vanno dunque alla casa del baldo giovane che tutti chiamano ormai don Giovanni, e annota l'uomo venuto dalla lontana Lubecca:…don Giovanni possedeva una casa di campagna proprio vicino a Salpe, dove dei lavoratori, mentre zappavano la terra, rinvennero un vaso antico di grandi dimensioni, la cui imboccatura era sigillata accuratamente con piombo. Nella speranza di trovarvi del danaro, l'aprirono ma vi trovarono soltanto acqua molto profumata. Colmi di delusione per essersi ingannati, capovolsero il vaso, versando questa preziosa acqua di nardo che diffuse, per ben tre giorni, un profumo gradevole per tutti i dintorni. E non sapevano quale importanza attribuissero a quell'acqua gli orientali, ma anche i greci e i romani.Ah, poveri nostri, antichi padri. In quei tempi andavano alla ricerca dei tesori: tentavano di trovarli sotto gli alberi, ma rinvenivano radici antiche; credevano di trovarli sotto terra, e c'erano invece antichi reperti di cui non conoscevano la preziosità . Anche in un vaso speravano di trovare monete d'oro: e invece ecco una inestimabile acqua profumata di cui non conoscevano il valore.
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