Verso la fine del 1700, per le nostre terre andavano in giro scrittori-geografi, per descrivere le nostre terre. Un po' erano al servizio dei re di Napoli, un po' scrivevano per consacrare la loro fama ai posteri, un po' il viaggio lo facevano attorno alla loro camera. Molto spesso le descrizioni le ricavavano da fidati corrispondenti, come diremmo oggi con linguaggio giornalistico. Certo è che dobbiamo a questi accorti narratori se possiamo conoscere com'erano nel passato tanti nostri luoghi. Uno di questi viaggiatori-geografi è Lorenzo Giustiniani, autore di un "Dizionario geografico ragionato del Regno di Napoli". Il ponderoso lavoro fu dedicato a Sua Maestà Ferdinando IV, re delle Due Sicilie, e nella dedica il Giustiniani invoca, dal monarca, la sua alta protezione onde riuscir possa la mia opra fruttuosa a' sudditi non meno che a li stranieri. Chiesta la protezione del re, e magari anche il suo concreto contributo in danaro per scrivere e andare in giro e ricevere le corrispondenze, ecco il nostro amico a Nardò dove, annota, c'è in grande abbondanza la bambagia.
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