Da altre intercettazioni tutto lo sprezzo per le regole

 
La conversazione è registrata in data 11.10.2007, alle ore 12:30 tra Antonio CASERTA e l\'avv. MONACO.

Dalla conversazione telefonica emerge che il Sig. CASERTA interloquisce con tale Avv. MONACO, proprietario di un impianto di compost in Sicilia, per chiedere la disponibilità a ricevere i rifiuti avente CER 200108 “umido” provenienti dalla Puglia e da altre località. La telefonata consente di accertare che il CASERTA, unitamente ai soci della IKOS Puglia, con i quali si mantiene sempre in contatto, come si evince dalla conversazione riportata oltre (progr.07), oltre a curare direttamente lo smaltimento dei rifiuti presso la sua azienda, si adopera anche quale “intermediario” nell’attività di gestione di rifiuti, in costante attività al fine di cercare nuovi siti di destinazione finale dei rifiuti nonché concludere nuovi accordi commerciali.


La conversazione è registrata in data 11.10.2007, alle ore 12:44 tra Giuseppe Antonio MARRAFFA e Antonio CASERTA.
MARRAFFA: si
CASERTA:(impreca) mannaia alla culonna a stu cazzu i telefono non rispondi mai!
MARRAFFA: Antonello una guerra stamattina, una guerra stamattina
CASERTA: cu cui?
MARRAFFA: e niente, con quello che stanno scaricando le terre, là da Arcudi
CASERTA: perché?
MARRAFFA: e mi mandau i certificati tutti sbagliati, tutte le cose. Giustamente Arcudi dice no! Dice scusa fai partire i camion e io ancora il certificato come lo dovevo avere non ce l\'ho?!
CASERTA: e chi cazzu i facisti partiri a fari i camion? scusa cazzu ...
MARRAFFA: e no, l\'hanno fatti partire così loro. Poi alla fine...
CASERTA: ci facivi iri arretu no?, scusami!
MARRAFFA: e no, e mò ho detto non arrivano, stanno fermi finchè non c\'è il certificato. Mò mi hanno mandato il certificato come si deve e Arcudi li fà scaricare; e li fà scaricare. Un casino e .....
CASERTA: (alza il tono della voce) ma scusa non ti mentiri cu sti scassapagghiaru pigghili a puntati nto culu sti testi di cazzu!
MARRAFFA: va bè ma mi sono messo in contatto direttamente con la persona poi che era interessata; che era interessata. E niente e mò dovrebbe far scaricare. Mò mi sta mandando il certificato e mò ......
CASERTA: minchia ma non facimu mali figure con Arcudi cazzu dai...
MARRAFFA: e...... forse non hai capito?
CASERTA: si... (alza il tono della voce) Antonio? le persone che lavorano con noi si devono mettere in testa che devono fare le persone serie se no puntate nto culu e via!
MARRAFFA: Antonè.. una casino ho fatto stamattina, un casino
CASERTA: la devono smettere!
MARRAFFA: eh! e ho detto o si lavora seriamente o non si lavora.
CASERTA: bravo!
MARRAFFA: e gli ho detto ad Arcudi che se non c\'è il certificato tu non scaricare mandagli indietro le macchine. Più serio di così che dovevo fare.
CASERTA: giusto. Hai fatto bene!
MARRAFFA: (tossisce) quando ti chiamo io e ti dico che è tutto a posto puoi scaricare, ed è finita là.
CASERTA: vuoi sapere perchè ti chiamai?
MARRAFFA: (tossisce) aspetta ......... dimmi dimmi
CASERTA: (in tono scherzoso) ma non è che muori proprio ora?
MARRAFFA:(ride) parla dai.
CASERTA: (ride) ridi?..... Allora senti un attimo. Ho chiamato a Catania dall\'avvocato
MARRAFFA: eh ... sì....
CASERTA: niente e gli ho detto ... faccio parte di una società ... di un\'azienda .. Icos puglia .. così e così... abbiamo due impianti per fanghi .. insomma ho fatto una presentazione un pochino megalomane, no? (ride) tanto per farlo un pochino ubriacare .. e niente..... poi .... mi ha detto sì, si può lavorare non ci sono problemi però volevo sapere se l\'impianto ..... se il lavoro vi interessa per un mese, per due mesi oppure è duraturo. No, gli ho detto io. Se voi ci date un accesso ...ehhhh..... continuativo, continuo noi non abbiamo problemi.
MARRAFFA: uh!
CASERTA: e mi ha detto il materiale da dove arriva? gli ho detto dalla Puglia. mi ha detto sì perché se arriva dalla Campania io ho un\'esclusiva con altre persone.
MARRAFFA: eh, eh!
CASERTA: quindi. Il nostro materiale da dove arriva? Dalla Puglia?
MARRAFFA: (sorride) eh, eh .... ti dico dalla Campania arriva. Possiamo vedere come fare.
CASERTA: comunque lui ieri ... lui mi ha detto che domani transita da Villa San Giovanni per venire non so da quelle parti o forse deve andare in Campania. Ha detto che lavora con l\'igiene urbana lui.
MARRAFFA: eh con l\'igiene urbana e quella lavoravamo noi con l\'igiene urbana.
CASERTA: e glie l\'ho detto che l\'igiene urbana lavorava pure con noi.
MARRAFFA: eh!
CASERTA: e niente, e noi con chi possiamo lavorare? ehh ora il prezzo che lui mi ha detto .... ha detto che l\'igiene urbana paga da 60 a 70 euro a tonnellata.
MARRAFFA: da 60 a 70?
CASERTA: a 70. Io gli ho detto posso partire da un minimo di 60? ha detto si e ha detto comunque ci vediamo cioè e mi ha fatto capire che se ci vediamo e facciamo un bel discorso si potrebbe anche abbassare il prezzo.
MARRAFFA: eh va bè ma .... io ... cioè noi ... gli bobbiamo fare un discorso che non scavalchiamo lui .. cioè non pestiamo i piedi dove lavora già lui. Però ehh noi gli impianti pure della campania li dobbiamo ...
CASERTA: allora io gli ho detto questo, lui mi ha detto questo, mi ha detto: noi ci possiamo vedere a Villa San Giovanni e possiamo andare anche in Puglia eventualmente dal vostro socio. Gli ho detto guardate in questo momento sò che deve partire che abbiamo un problema con un altro socio che dobbiamo portare in ospedale quindi dobbiamo andare a Sassuolo. A questo punto io gli ho detto: intanto domani ci vediamo. Ha detto di chiamarlo domani mattina alle 11:00 che poi lui mi dice a che ora passa da Villa San Giovanni così ci vediamo e ne parliamo con lui.
MARRAFFA: eh!
CASERTA: e intanto domani io lo vado a trovare e così u canusciu. E poi può darsi che da cosa nasce cosa.
MARRAFFA: eh! e va bene dai. Digli le cose come stanno effettivamente.
CASERTA: lui ha detto che non prende i fanghi dalla ... da Bari perchè ci sono problemi sui fanghi di Bari.
MARRAFFA: eh!
CASERTA: penso sul 19-08-14 (codice rifiuto)?
MARRAFFA: si!
CASERTA: sul 19-08-14 non lo so mi ha detto che ci sono ......
MARRAFFA: si, si si. Suu ... no 19-08-05 è
CASERTA: 19-08-05! mi ha detto che lui i fanghi da Bari non li prende ma non ho capito perchè.
MARRAFFA: si va bè può darsi che ci sono dei problemi c\'è la Magistratura roba varia là.
CASERTA: va bò ha detto che non li prende e poi mi ha detto che per il fatto dei fanghi dalla campania ha una certa esclusiva con .......... con questo quà dell\'igiene
MARRAFFA: con Rinaldi?
CASERTA: non lo sò con chi.
MARRAFFA: e va bè tutta la campania c\'ha l\'escluisiva lui? (incomprensibile) le zone di Napoli. Ma noi possiamo fare pure le zone di Avellino che non ci stà nessuno là ...... Hai capito?
CASERTA: lui mi ha detto la Campania ... comunque ....
MARRAFFA: va bè poi tu glie lo dici
CASERTA: dato che lui è disponibile ...
MARRAFFA: Antonè allora è meglio parlare chiaro nò, tu domani ....
CASERTA: mi rumpisti i palli! Io non devo parlare niente, devi venire tu!
MARRAFFA: e vengo io.
CASERTA: è inutile che veni .. iamu a Catania, virimu, vutamo, giramu, è inutile che fai parlare a me che non capisciu nu cazzu. Io l\'appoggiu tu truvai
MARRAFFA: Antonè, lunedì mattina io sono là
CASERTA: e poi a Catania non c\'è solamente questo impianto. Lui ha detto che c\'è solo lui e quà e là. Invece c\'è nè uno ad Acireale e uno a Caltagirone. Allora, ti pigli la briga mi parti a prossima settimana quando turnamu i Sassuolo.
MARRAFFA: lunedì. Io lunedì posso già partire
CASERTA: ora tu devi andare a Sassuolo?
MARRAFFA: non lo sò, non lo sò, stò proprio male ...
CASERTA: e allora se stai male non andare. Manda qualcuno. Poi Antonio
MARRAFFA: mando mio fratello, gli mando mio fratello.
CASERTA: un\'altra cosa. Gli telefoni a Musolino che non ci vediamo. Ci vediamo quà con Musolino
MARRAFFA: ehhh ... si
CASERTA: gli dico che stai male
MARRAFFA: visto che per la gara non è stato trovato niente mi ha mandato un\'email, un impianto a 15 euro.
CASERTA: uh!
MARRAFFA: e 17 euro la gara.
CASERTA: come?
MARRAFFA: la gara è 17 euro totale.
CASERTA: e nenti, non putimo fari nenti
MARRAFFA: no non si può fare la c\'è ....
CASERTA: e allora facciamo una cosa, vediamo quando lui scende
MARRAFFA: uh
CASERTA: può darsi che lui in settimana già è quà. Quando lui scende, scende e quindi ci vediamo quà e facciamo tutto, ok?
MARRAFFA: va bene, va bene.
CASERTA: va bò e cosi andiamo pure a Catania, andiamo a trovare stu cazzu d\'avvocato e virimu si truvamu e ....... e viri si sblocchi sta situazione cu Arcudi mi pigghiamu un pocu i sordi chi ... (incomprensibile) ...
MARRAFFA: già stanno i camion a scaricare là, già stanno per scaricare
CASERTA: stanno scaricando?
MARRAFFA: mò devono scaricare. Gli ho fatto fare il certificato come voleva lui e scaricano oggi.
CASERTA: va bò. Fammi sapere, fammi avere notizie però
MARRAFFA: no dai, è sicuro che scaricano, almeno Antonè da qualche parte ... (incompresibile)
CASERTA: e vai curati vai..
MARRAFFA: eh, ciao
CASERTA: io comunque se tu non parti ....
MARRAFFA: eh
CASERTA: può darsi che sabato e domenica me ne vengo in puglia
MARRAFFA: no io è sicuro che ........
CASERTA: e finisce che mi ndi vegnu ddocu
MARRAFFA: .... non parto....
CASERTA: e può darsi che rientra Enzo domani, venerdì sera, e sabato matina è capaci chi ndi pigghiamu a machina e ndi vinimu ddocu.
MARRAFFA: eh sì, dai.
CASERTA: che mi rumpia i cugghiuni cà dui iorna. Mè rilassari i palli, maiu a rilassari (ride).
MARRAFFA: e vieni dai cosi ciò una scusa pure io per uscire
CASERTA: Ah, appunto e niscimu e ndiamu a cacchi parti (ride) ciao

La conversazione telefonica sopra riportata, tra il Antonio CASERTA l.r. della CASERTA s.n.c. e Giuseppe Antonio MARRAFFA, socio della IKOS Puglia, appare di estrema importanza. Ed, infatti, in primo luogo comincia già ad emergere l’esistenza di un rapporto di cooperazione tra i due interlocutori che insieme decidono le strategie commerciali per la conclusione di nuovi contratti (il Caserta informa il MARRAFFA del colloquio con l’avv. Monaco ed, anzi, richiede il suo intervento in quanto più esperto in materia e lo definisce “suo socio”).  Emerge, altresì, che quali soci in affari dividono i guadagni delle operazioni gestite ( “vedi di sbloccare la situazione con Arcudi che così prendiamo un po’ di soldi” – dice Caserta a Marraffa). Non solo. I due soci parlano in maniera chiara ed inequivocabile di rifiuti che sono stati conferiti presso la Ditta ARCUDI Francesco sita in Crotone per i qauli vi sono state alcune difficoltà durante le operazioni di scarico in quanto i certificati “erano sbagliati” e Arcudi si è rifiutato di far scaricare i mezzi e accettare il carico. 
A questo punto MARRAFFA, dopo aver informato il socio Caserta di ciò che è accaduto, lo rassicura in quanto si è già adoperato per risolvere il problema facendogli fare “il certificato come voleva lui”, intervenendo direttamente con la persona mittente dei rifiuti.  Dal contenuto della conversazione sopra riportata, tra le prime ad essere captate, subirto emergeva quello che sarebbe divenuto uno degli elementi più sintomatico del reato di attività organizzate per il traffico di rifiuti: la possibilità di “manovrare, secondo le contingenti e più disparate esigenze, i certificati dei rifiuti in modo tale da renderli compatibili con le caratteristiche del sito di destinazione finale. Ed, infatti, richiamando quanto sopra è stato esposto, deve ribadirsi che è obbligo ed onere del produttore dei rifiuti operare la caratterizzazione dei rifiuti, secondo le regole e le procedure fissate dalla disciplina europea. Nel caso di specie, invece, evidentemente, dopo una prima caratterizzazione avvenuta da parte del produttore dei rifiuti, il Marraffa, poiché tale caratterizzazione non era conferente con le il sito di destinazione finale deciso, interviene per modificare il certificato.  Tale manipolazione dei certificatici di analisi, non è un fatto isolato, ma anzi appare una costante dell’attivtà illecita.  Analogo artificio viene compiuto sui certificati di analisi dei fanghi provenienti dalla Centrale ENEL, dove rifiuti pericolosi vengono prima illecitamente miscelati tra loro e, poi, fatti apparire, con certificati di analisi incompleti, quali rifiuti non pericolosi destinabili al recupero; ed, ancora, analoghi artifici vengono posti in essere riguardo i fanghi prodotti dalla ditta OMNIPLAST che, addirittura, a seguito del contratto commerciale per lo smaltimento dei rifiuti concluso dalla ditta con gli intermediari E.T.S. s.r.l. ed IKOS, mutano, addirittura, da un giorno all’altro, codice CER, passando da 120115 a 190814, sulla scorta di certificati di analisi di comodo che, manco a dirlo, sono commissionati proprio dagli intermediari ETS e IKOS Puglia. La possibilità di influenzare i certificati di analisi per la classificazione dei rifiuti secondo le più disparate esigenze dell’organizzazione in parola, emerge, altresì, in maniera lampante dalla conversazione riportata ancora sotto ( progr. 217): MARRAFFA, colloquiando con un dottore circa il certificato di analisi relativo ai fanghi provenienti dalla PRESTIGE IMMOBILIARE, lo rimprovera perché da quel certificato emerge che quei fanghi non possono essere destinati al recupero ma devono essere inviati in discarica di tipo 2T. A questo punto l’interlocutore chiarisce al MARRAFFA che lui ha provveduto a fare due certificati diversi, uno che rendesse i rifiuti esaminati compatibili con le operazioni di recupero e uno per lo smaltimento in discarica.  La trascrizione integrale della conversazione rende in maniera più pregnante il senso di quanto fino ad esso esposto.  

La conversazione registrata in data 24.10.2007, alle ore 10:42 tra MARRAFFA e un’utenza telefonica intestata alla Società Servizi Chimici Ambientali srl con sede in Mesagne (BR)
UOMO: Pronto?
MARRAFFA: dottò buongiorno, Tonino MARRAFFA.
UOMO: uei ciao, come stai?
MARRAFFA: eh, non c\'è male la...
UOMO: la la pancia è diminuita?
MARRAFFA: dottò cerco ma fazzu diminuire, sono arrivato a cento.
UOMO: a cento? e allora dai se ... fino a novantotto ti fermi (ride). Dimmi Tonino.
MARRAFFA: (parole incomprensibili)
UOMO: va bene, va bene. Dimmi, dimmi.
MARRAFFA: senti dottò. Tu hai fatto un certificato di analisi alla PRESTIGE IMMOBILIARE di Torino.
UOMO: si si si.
MARRAFFA: oh, quello è fango dell\'Enel in poche parole.
UOMO: lo conosco perfettamente.
MARRAFFA: eh. E però l\'hai fatto come smaltimento in discarica quello?! Non come ... cioè quello come riutilizzo .... questo impianto ....
UOMO: no guarda che ciamo fatto puru lu riutilizzu allu cristianu, eh.
MARRAFFA: e pure ca ni mannatu a nui di ... come smaltimento in discarica?
UOMO: e che vuoi dalla vita mia?
MARRAFFA: ah ma c\'è pure quello di riutilizzo allora?
UOMO: si si si.
MARRAFFA: e va bè questi non capiscono niente allora.
UOMO: no infatti sono molto imbranati.
MARRAFFA: eh, e va bè e mò glielo dico che mò glielo dico. E dice, a mè no? dice: dobbiamo fare il contratto che già" ...
UOMO: tu hai parlato con quello, tu hai parlato con quello di Mesagne?
MARRAFFA: no no non ho paralato con quello di Mesagne, con quello non ci voglio parlo proprio. Io ho parlato ...
UOMO: tu con chi hai parlato? con questa società, la Prestige quelli di Torino?
MARRAFFA: si si direttamente con la ditta aggiu parlato.
UOMO: io io ho consegnato tutto a quello di Mesagne, al (parola incomprensibile)
MARRAFFA: a MASSAFRA hai consegnato tutto tu?
UOMO: si MASSAFRA è l\'ex proprietario.
MARRAFFA: uh uh. Ho capito.
UOMO: e va bè. Hai capito?
MARRAFFA: no a mè mi hanno chiamato da Torino invece. E va bene dai.
UOMO: tant\'è vero che io a lui ho insistito per dirgli sostanzialmente che era il caso che quello si mandasse al recupero.
MARRAFFA: uh uh. Ehh...
UOMO: gli ho spiegato ....
MARRAFFA: e vabè, ma io infatti lo voglio portare a recupero. Però questi quà, cioè mi avevano dato il certificato smaltirlo in discarica di tipo 2T. Ehhh e ho detto vabè no ma questo quà serve per il recupero il certificato. Va bene dai mò mi sento con loro e mi faccio mandare quello là che è stato fatto ...
UOMO: si perchè noi il recupero l \'abbiamo ... a parte il fatto che questo, mi ricordo, aveva detto che lo voleva smaltire perché non c\'era nessuno che lo potesse prendere, comunque parla, parla un\'altra volta e vedi. Poi eventualmente mi fai sapere, non lo sò.
MARRAFFA: uh uh. Va bè.
UOMO: ok?
MARRAFFA: ok, ciao dottò, ti saluto.
UOMO: ciao grazie.

La conversazione registrata in data 11.10.2007, alle ore 13:18 tra Antonio CASERTA e Giuseppe Antonio MARRAFFA .
CASERTA: Che C\'è? hei.
MARRAFFA: vedi che stanno scaricando eh.
CASERTA: Hanno scaricato?
MARRAFFA: mò li stò mandando. No stanno scaricando. gli stò mandando la conferma dell\'omologa, il contratto e tutto.
CASERTA: quante macchine scarichiamo?
MARRAFFA: è un buon lavoro, eh?
CASERTA: quante macchine scarichiamo?
MARRAFFA: e mòòò, primo giorno tre poi mi deve far sapere Piero quante ne devo scaricare al giorno ehhh .... niente un bel lavoro grosso Antonè.
CASERTA: ma è un lavoro continuativo o è un lavoro passeggero?
MARRAFFA: ehhh per il momento è un lavoro minimo che dura tre o quattro mesi ehhh sono quindici euro che rimangono Antonè
CASERTA: ma ndi pavanu chissi ddocu o ndi fannu nesciri pacci pi pgghiari i sordi
MARRAFFA: no sai chi è? sai chi è? tu ce l\'hai presente se ti ricordi tu. che ce lo presentò, se te lo ricordi Savatore CASILLO te lo ricordi tu che ce lo presentò?
CASERTA: me lo hai presentato a Rimini.
MARRAFFA: a Rimini, si.
CASERTA: mi ricordo, come no.
MARRAFFA: eh, quello là. Problemi di pagamento non ce ne sono con quello.
CASERTA: và bene.
MARRAFFA: eh, finalmente abbiamo acchiappato un colpo....
CASERTA: speriamo !!!
MARRAFFA: come speriamo? che devi sperare.
CASERTA: dico, speriamo che non ci su problemi, no?
MARRAFFA: (incomprensibile)... cammina tu cammina che io anche se sono malato sempre esco, cammina.
CASERTA: e allora stai attento che prima di pagare Arcudi, va bè che lui mi sta dando trentamila euro al mese.
MARRAFFA: no va bè io ciò quei duemila euro glieli potevo versare io e non faccio una figura di merda eh ... non lo so ....
CASERTA: e diglielo, lui mi sta pagando a me, mi sta dando trentamila euro al mese
MARRAFFA: e mò gli faccio il bonifico che mò gli faccio il bonifico scusa .....
CASERTA: e va bè duemila euro mandaglieli che vale la pena fare una cattiva figura per duemila euro
MARRAFFA: e appunto, no che tu avevi detto che....
CASERTA: caso mai poi ci sentiamo perché ancora lui mi deve dare ... un centomila euro mi deve dare ancora.
MARRAFFA: e ce li teniamo noi poi quelli dai.
CASERTA: e caso mai centomila euro ce li teniamo sul lavoro tuo.
MARRAFFA: sono lavori abbastanza grossi
CASERTA: va bè ma noi glielo chiediamo a lui. Ma scusami se lui mi fà trentamila euro al mese noi gli paghiamo i nostri e lui mi fà il bonifico direttamente in banca senza problemi facciamo le cose per bene. Vale la pena che ... scusami ... perchè lo stesso tu gli devi fare l\'assegno a lui e lui me lo deve fare a me. A sto punto tu gli dai i soldi a lui e lui mi fà il bonifico a me senza problemi e senza niente.
MARRAFFA: va bè ... l\'importante è ...
CASERTA: poi vediamo ...
MARRAFFA: è un bel lavoro e Antonè mò stò vedendo un poco per ....
CASERTA: va bò, facciamolo maturare il lavoro prima ...
MARRAFFA: no .......
CASERTA: e poi parliamo dai ..
MARRAFFA: e poi parliamo, già stiamo lavorando che già stiamo lavorando
CASERTA: va bene, ok
MARRAFFA: e mò sto vedendo un lavoro ... se se lo prendono quà la ".....(incomprensibile) Puglia" un pò di materiale umido da parte di Nello ....
CASERTA: umido?
MARRAFFA: si. ehh mi devono dare ...
CASERTA: non ti sento scusa cà, non pigghia su cazzu i telefono
MARRAFFA: un pò di umido, un pò di umido se me lo prendono quà in puglia ma i soldi che rimangono sono pochi poi vediamo quello che rimane
CASERTA: vedi se ne prendiamo, se facciamo qualcosa
MARRAFFA: oh io stò girando
CASERTA: va bè ... domani mi incontro io con l\'avvocato e poi ti faccio sapere ..
MARRAFFA: però parla chiaro con l\'avvocato noi ...
CASERTA: domani mattina ...ci sentiamo più tardi
MARRAFFA: noi eravamo fornitori primari di là, avanti e indietro, però loro devono riaprire però noi vogliamo un discorso serio, continuo ...
CASERTA: da Benevento gli diciamo noi ....
MARRAFFA: no, tu digli qualsiasi zona che tu non c\'hai la copertura te la possiamo fare noi perchè ci avevamo la maggior parte del lavoro lo facevamo noi precedentemente. Glielo dici bello chiaro chiaro, le cose chiare sono le migliori
CASERTA: va bene dai ..
MARRAFFA: va bene? ok
CASERTA: ok, ciao
MARRAFFA: ciao, ciao

Dalla conversazione telefonica avvenuta tra Giuseppe Antonio MARRAFFA e Antonio CASERTA emerge l’interesse intorno a un nuovo lavoro che appare ai soci estremamente redditizio, concernente sempre lo smaltimento di rifiuti. Emerge, ancora, la compartecipazione e la cointeressenza relativamente all’aspetto economico dei due interlocutori, soci in tutti gli affari, che parlano degli incassi e dei rapporti di dare avere con i terzi, loro partner commerciali, evidenziando il loro sodalizio criminoso che, naturalmente, si manifesta in maniera inequivocabile quando trattasi di questioni economiche.
La conversazione è registrata in data 11.10.2007, alle ore 16:30 tra CASERTA e a tale Sig. PALMIERI

CASERTA: pronto?!
PALMIERI: antonello!
CASERTA: palmieri!
PALMIERI: azzo?!! sei il primo a riconoscermi, mi conoscono tutti al volo ma tu non mi hai fatto finire neanche di parlare, caspita?! ehh si vede che sei uno ......
CASERTA: ma il tuo accento quello è, dai.
PALMIERI: (sorride) senti un pò? ...... io sto chiamando in continuazione a SABATELLI (Vito SABATELLI altro socio della ATI aggiudicataria della gara Enel per il trasporto dei fanghi) , a TONINO (MARRAFFA Giuseppe Antonio), ... Tonino veramente mi sta facendo arrabbiare, ma non perché non mi fa lavorare, voglio essere sincero, perchè non mi risponde neanche al telefono.
CASERTA: no, stà male.
PALMIERI: ehh stà male però scusami mi può dire ...
CASERTA: stà male. L\'ho sentito io stamattina e sta male sinceramente.
PALMIERI: mmah! ma io è un mese che lo chiamo e non mi risponde.
CASERTA: no! io stò parlando che è da due tre giorni che sta male, questo lo sò!
PALMIERI: uh!
CASERTA: perchè ci pigghiau quasi na broncopolmonite. Stu scemu pigghiau na botta i correnti.
PALMIERI: e di questo mi dispiace.
CASERTA: addirittura oggi aveva pure la febbre. Questo te lo posso dire io. Per il resto non sò niente. Io per il resto gli ho dovuto diminuire le macchine (camion) perché SABATELLI si è concentrato con tutte le macchine.
PALMIERI: addirittura?!
CASERTA: si. Lui si è concentrato con altre due macchine che aveva lui, e quindi mi arrivano molte macchine al giorno ed io stò facendo, anzi addirittura i cuntai. Più di quaranta alla settimana non me ne possono arrivare e me ne sono arrivate quarantatre, cinquanta tanto è vero che oggi gli ho detto a mio cugino, quando arrivano a quaranta li blocchi sul piazzale e si fermano, non haiu chiddu chi mi ci fazzu.
PALMIERI: eh sì.
CASERTA: e quindi ... quindi secondo mè i problemi sono questi, ma nient\'altro. Che non si può .... sono troppe le macchine. Quindi non credo che ci siano altri motivi. In questo momento questo ....
PALMIERI: ma io ......cioè non riesco a capire anche perchè ragiono con SABATELLI e dice "va bè per mè dovete lavorare eccetera" magari quando mi rispondeva e ragionavo con lui e mi dice "si voi dovete lavorare", insomma poi alla fine succede che non lavoro. Allora dico la verità poi dovè?
CASERTA: come lavori scusa. Se loro ti mandano tutte le macchine .. SABATELLI gli ho detto di mandare quattro, cinque macchine al giorno e ne manda sette, otto. U iorno ropo ndi manda natri sette, otto, non lo so come cazzo combina e sono sempre le sue le macchine, non è che dici che sunnu i autri pirchì Sabatelli è Sabatelli i sacciu i machini, no? Quindi eh eh ... il discorso è questo. Quindi se loro ti vogliono fare lavorare devono togliere le loro macchine. Ne cacciono cacchiruna ri soi e ti fanno lavurari.
PALMIERI: ehhh, in effetti è questa la cosa.
CASERTA: cioè, il gioco lì è ..
PALMIERI: giusto per capire anche perchè mi dicono .....
CASERTA: si va bè ma loro devono essere corretti nelle cose.
PALMIERI: mi dicono ancora una settimana ...
CASERTA: cià diri non è giusto, non è giusto che se loro prendono altri lavori e vanno a lavorare da altri parti, poi giustamente ti chiamanu a tia pi rimpiazzu e tu ci rici andate a fanculo, eh eh non chi hai tortu. Per carità.
PALMIERI: ma io voglio dire, quando c\'è poco dividiamoci la fetta piccola, però ....
CASERTA: pure una macchina mi ti mentunu, una macchina, una dici, ma una ..
PALMIERI: appunto, ma io anche a farle a giorni alterni ...
CASERTA: comunque ascoltami io forse tra sabato e domenica sono a Carovigno ....
PALMIERI: eh!
CASERTA: e parlo con MARRAFFA e vediamo se incontro pure a SABATELLI perchè proprio il discorso di questo che le maccine sono tante io .... non ti dò niente per scontato nel senso che in questo non mi posso impicciare. Posso semplicemente fare un ragionamento logico e dire "ragazzi, nel momento in cui avete bisogno sti cristiani vi iutaru". Comunque ascoltami ... non essere in ... diciamo .... frettoloso nella cosa ..
PALMIERI: nooo, ma vedi che io sto aspettando fino ad adesso ...
CASERTA: ti spiego perchè, ti spiego perchè. Stiamo facendo un\'altra autorizzazione su un\'altra fornace.
PALMIERI: eh, eh!
CASERTA: su un\'altra fornace saranno circa trenta, trentaciquemila tonnellate l\'anno.
PALMIERI: eh, ho capito!
CASERTA: io ne faccio cinquantamila quindi le macchine sicuramente serviranno. Noi non abbiamo intenzione di lavorare con altre persone che non siano persone fidate per esempio come voi o come noi altri stessi.
PALMIERI: si.
CASERTA: quindi macchine non è che noi ne dobbiamo comprare ...
PALMIERI: no ma io, vedi sono senza ...
CASERTA: quindi, penso che dovremmo avere l\'autorizzazione per questo mese, per la fine di questo mese quindi il tempo di .... diciamo tecnico dieci giorni e quindi, penso, che per i primi, per la prima decina, per i primi quindici giorni di novembre dovremmo essere operativi in un\'altra azienda.
PALMIERI: si si ho capito!
CASERTA: quindi ... molto probabilmente il lavoro ci sarà perchè lì altre cinque, sei macchine al giorno potrebbero caricare. Quindi andiamo un attimino ad aspettare un pochino quindi ...
PALMIERI: ma io sto aspettando tranquillamente ... ma io ti ho chiamato sai perche? mi sono un pò...
CASERTA: perchè loro non ti rispondono al telefono e giustamente ti dà fastidio.
PALMIERI: nooo ma lascia stare. SABATELLI mi risponde, ma se non mi rispondeva SABATELLI probabilmente non me la prendevo. Io me la son presa perchè non mi risponde TONINO e allora dico ...
CASERTA: no, non è giusto.
PALMIERI: e io lo conosco ...
CASERTA: lui risponde e ti dice non è possibile, punto!
PALMIERI: lo conosco da parecchio tempo, no, e allora dico maa ... perchè non mi deve rispondere anche per dirmi: senti, non si fà niente, dico oppure mi dice: ti chiamo io quando sarà possibile ..
CASERTA: va bene..
PALMIERI: hai capito? ...
CASERTA: ne parlo io con lui.
PALMIERI: cioè me la sono un pò presa così.
CASERTA: PALMIERI ne parlo con lui, stai tranquillo..
PALMIERI: senti un pò, un\'altra cosa ti volevo dire.
CASERTA: dimmi pure.
PALMIERI: tu puoi avere qualcosa che più o meno della zona nostra può venire verso Reggio?
CASERTA: e che cosa? se c\'era del carbone?
PALMIERI: mi spiego. Mi spiego. Mi propongono di fare qualcosa dalla Sicilia ... ma non ci rientro come tariffa. Dico se gli mettevo vicino qualcos\'altro ce la facevo.
CASERTA: e dalla tua parte, da me, non scende niente. Da Crotone io non scendo proprio nulla. Cioè io non ho niente da scendere ....
PALMIERI: niente. Neanche sulla via a venire insomma ...
CASERTA: no no nemmeno ...
PALMIERI: lo spazio un pò ...
CASERTA: e nemmeno ho conoscenze eee ... vediamo un attimino. Ti metto in contatto con un\'altra persona.
PALMIERI: uh.
CASERTA: vediamo se .. quanto quante sono le macchine che ti devono salire?
PALMIERI: per me sono quattro, cinque macchine che debbono andare in Sicilia. Ma a salire ce l\'ho!
CASERTA: alla settimana diciamo?
PALMIERI: eh. No a settimana, quasi giornaliere, cioè un giorno si ed un giorno no possiamo dire, dai.
CASERTA: quattro macchine.
PALMIERI: si!
CASERTA: Uttagghia è rossu u lavuru allura.
PALMIERI: bè, insomma, durerà ... non durerà molto però ma ...
CASERTA: e scusami, se tu hai quattro cinque viaggi al giorno dalla Sicilia, parlane con SABATELLI, lui ti dà i viaggi a scendere e lui, tu gli dai quelli a salire e fate a giorni alternati. Perchè una volta che le tue macchine devono andare in Sicilia, non è che caricano per il giorno dopo, perchè hanno a scaricare inti mia, hannu a gghiri in Sicilia, o sbaglio io?
PALMIERI: si!
CASERTA: hannu a gghiri in Sicilia e poi hannu a turnari arretu.
PALMIERI: no. Però mi impongono di farlo con le macchine mie, hai capito.Se no mi era venuta questa idea.
CASERTA: ahhh, va bè perchè se no tu lo potevi fare. Ti mettevi d’accordo con lui.
PALMIERI: no. Non posso cedere a terzi. Quindi la macchina di terzi, ci deve essere la mia autorizzazione, capito?
CASERTA: ah va bò.
PALMIERI: eh, questo è il discorso.
CASERTA: nenti, pazienza. Senti ti faccio sapere comunque, ok?
PALMIERI: eh, va bene dai, ok!
seguono in saluti

Dalla conversazione sopra riportata emerge, in maniera inequivocabile, il ruolo ricoperto da SABATELLI Vito: egli ha l’assoluto monopolio del trasporto dei rifiuti che giungono presso la ditta Caserta, tanto che il Caserta, alle lamentele del Palmieri rivolte nei confronti del gruppo e, in particolare, nei confronti di Giuseppe Antonio MARRAFFA, Tonino, (proprietario del 50% della società IKOS Puglia) in quanto non utilizza i suoi camion per trasportare rifiuti, gli fa capire che, in verità, la responsabilità di tale situazione è da attribuirsi proprio al comportamento di Sabatelli (Sabatelli Vito, fa parte dell’ATI costituita anche dalla IKOS Puglia e dalla Caserta S.N.C., aggiudicataria dell’appalto per lo smaltimento dei fanghi, quali rifiuti aventi CER 100121, prodotti dalla Centrale Enel denominata Federico II, con sede in Brindisi, località Cerano), che sta mandando presso la sua cava una quantità di carichi di rifiuti superiore a quanto pattuito, noo lasciando alcuno spazio per un eventuale lavoro di altri trasportatori.
In particolare, PALMIERI rivolge a Caserta le sue lamentele perché il MARRAFFA non utilizza i suoi camion per i trasporti e CASERTA lo tranquillizza dicendo che non vi è nessuna volontà di escluderlo da parte del Marraffa, ma che la sua esclusione dal trasporti è determinata solo dal fatto che SAMBATELLI sta mandando troppi camion, “saturando così il fabbisogno”.
Ed, anzi, Caserta, alle rimostranze del PALMIERI, ritiene che la responsabilità di tale situazione non è tanto del MARRAFFA ma appunto di SABATELLI che “manda troppe macchine”. A tal proposito Caserta, riferendosi a SABATELLI, dice, infatti, “Quindi se loro ti vogliono fare lavorare devono togliere le loro macchine. Ne cacciono cacchiruna ri soi e ti fanno lavurari”.
Successivamente il CASERTA tranquillizza il suo interlocutore, riferendogli che avrebbe parlato della questione sia con MARRAFFA sia con SABATELLI, evidenziandosi così il ruolo di eguale importanza di tutti e tre i soci in affari, per risolvere la questione. 

La conversazione registrata in data 11.10.2007, alle ore 19:44 tra Antonio CASERTA e Giuseppe Antonio MARRAFFA. I due soggetti conversano su una quantità di rifiuti che avevano conferito presso la ditta Arcuri Francesco con sede in Crotone per il successivo recupero e che la ditta in questione non ha accettato in quanto non avevano tali rifiuti le caratteristiche idonee (rifiuti di tipologie diverse).

La conversazione registrata in data 15.10.2007, alle ore 16:52 tra Antonio CASERTA eGiuseppe Antonio MARRAFFA. CASERTA Antonio chiede notizie a Giuseppe Antonio MARRAFFA sull’incontro avuto all’ENEL (si riferisce alla Centrale Enel sita in loc. Cerano agro del Comune di Brindisi). Il MARRAFFA risponde che deve ritornare il giorno successivo poiché tale SPAGNOLETTO Ulderico (dipendente della Centrale Enel) non era presente perché in ferie. CASERTA fa presente al MARRAFFA che sarebbe opportuno consultare sempre l’Ingegnere MUSOLINO Domenico.

Dalla conversazione telefonica avvenuta tra CASERTA Antonio ed altra persona di sesso maschile, emerge che i rifiuti che la persona sta portando sono stati caricati a Matera e che devono essere scaricati nella cava di argilla sita in località Giammassaro, frazione Lazzaro agro del Comune Motta San Giovanni (RC) in uso e di proprietà della ditta Caserta s.n.c.

La conversazione registrata in data 17.10.2007, alle ore 20:25 tra Antonio CASERTA e un dipendente. Il Sig. CASERTA Antonio avvisa un suo dipendente che sta arrivando c/o la cava di argilla sita in località Giammassaro, frazione Lazzaro, agro del Comune di Motta San Giovanni (RC) un camion carico di rifiuti provenienti da Matera e che deve scaricare.

La conversazione registrata in data 17.10.2007, alle ore 20:37 tra Antonio CASERTA e Giovanni CASERTA. Il Sig. Caserta Antonio domanda al Sig. CASERTA Giovanni se il camion è arrivato. Questi gli riferisce che è arrivato e che fra qualche minuto lo fa scaricare.

La conversazione registrata in data 31.10.2007, alle ore 09:31 tra Antonio CASERTA e il suo ufficio
CASERTA: si?
SEGRETARIA: c\'è la Forestale.
CASERTA: c\'è la Forestale? Aspetta un attimo chi chiamu a Giuanni. C\'ha diri mi si fermanu all\'Ufficio.
SEGRETARIA: si!
La segretaria della ditta Caserta, Stefania ZACCURI avvisa il CASERTA Antonio che vi è negli uffici della ditta personale del Corpo Forestale dello Stato.

La conversazione registrata in data 31.10.2007, alle ore 09:31 tra Antonio CASERTA e Giovanni CASERTA
GIOVANNI: pronto?
CASERTA: viri chi c\'è a Forestale a furnaci, vai dà, supra a cava, subito!
GIOVANNI: mi bbandunu tutti i cosi?
CASERTA: cacciati i mezzi, si, i mezzi i COGLIANDRO subito. E puru i nostri, mi si fermunu.


La conversazione registrata in data 31.10.2007, alle ore 09:32 tra Antonio CASERTA e Giovanni CASERTA
GIOVANNI: pronto?
CASERTA: chiuriti i canceddi!
GIOVANNI: e sugnu cassupra ora eu.
CASERTA: e l\'operai cabbasciu non c\'è nuddu mi chiuri?
GIOVANNI: ora riciticcillu a ... Ora ciu ricimu a cacchirunu mi chiuri.
CASERTA: va bè tu curri dda supra intanto e mentri scindi i chiuri.
GIOVANNI: va bonu.

La conversazione registrata in data 31.10.2007, alle ore 09:33 tra Antonio CASERTA e Domenico MUSOLINO
MUSOLINO: si pronto?
CASERTA: buongiorno a voi.
MUSOLINO: buongiorno come và?
CASERTA: siete al sito mio?
MUSOLINO: non ho capito?
CASERTA: siete da queste parti? dalle mie parti?
MUSOLINO: non ancora.
CASERTA: sentite, niente, ho la Forestale in fornace io, che devo fare?
MUSOLINO: che è successo?
CASERTA: no no niente, non sacciu ancora, non sono ancora .. . Mi hanno chiamato e stò andando.
MUSOLINO: si ... con tranquillità, vedete un pochino cosa dicono. Probabilmente sono collegati con quel discorso di quella denuncia ...
CASERTA: si.
MUSOLINO: ... per quanta riguarda i materiali.
CASERTA: ho capito, Va bene.
MUSOLINO: E poi aspetto una vostra comunicazione.
CASERTA: ci sentiamo più tardi.
MUSOLINO: con molta calma mi raccomando.
CASERTA: si si, non ho problemi. Va bene.
MUSOLINO: ci sentiamo.
CASERTA: vi saluto.

La conversazione registrata in data 31.10.2007, alle ore 09:34 tra Antonio CASERTA e Nicola CASERTA dipendente della ditta Caserta s.n.c. con mansione di fuochista.
UOMO: si.
CASERTA: dove sei? all\'Ufficio?
UOMO: si.
CASERTA: vai chiuri i canceddi, vai chiuri i canceddi! Nesci i ddocu e và chiuri i canceddi. Moviti!


La conversazione telefonica avvenuta alle ore 11.26 del 31.10.07, tra MARRAFFA e un dipendente della ditta CARRAFFA
UOMO: Antonio? .......... pronto?
MARRAFFA: si?
UOMO: Antonio apposto, digli che possono venire!(i camion possono ripartire per raggiungere la fornace della Ditta CASERTA e scaricare in quanto è appena finito il sopralluogo del C.F.S.)
MARRAFFA: Va bene, ok!
UOMO: ciao.
MARRAFFA: ciao.


La conversazione telefonica avvenuta alle ore 11.56 del 31.10.07, progressivo nr. 571 fra MARRAFFA Giuseppe Antonio, e CASERTA Antonio
MARRAFFA: Antonè?
CASERTA: dove sei?
MARRAFFA: eh mò a Carovigno, quà in giro.
CASERTA: che c\'è? ti sento abbattuto stamattina, chi hai?
MARRAFFA: eh niente, sto scoglionato sempre sempre co sti cazzo di notizie, quà rompono i coglioni questi ancora non hanno finito questi.
CASERTA: perchè, che hanno fatto?
MARRAFFA: no niente, stò dicendo il fatto là ehhhh vostro, no? Stamattina.
CASERTA: ah e lo sai gia?(ride)
MARRAFFA: ehh ma vaffanculo mi su ruttu le palli che mi su ruttu li palli
CASERTA: (ride) e che problemi hai? Ti salutano....(ride)
MARRAFFA: eh lo sò, e va bene ma chi cazzo proprio. Stai sempre con la preoccupazione ...
CASERTA: e lo sò, hai ragione, e che devi fare. Perdi due ore, due ore di tempo, ti rompono i coglioni e va bene.
MARRAFFA: va bè, mò ti stanno portando le carte di quell\'altro, che ti stanno portando le carte di quell\'altro.
CASERTA: eh!
MARRAFFA: e poi ....
CASERTA: mi hanno chiesto: ma scusate, prima di voi dove li portavano?
MARRAFFA: eh tu, glielo hai detto?
CASERTA: glielo detto, certo che glielo detto (ride). Minchia nti mia stamatina fotografie, telecamera, chistu, chiddu, chiddatru. Quanto ne mettete, quanto non ne mettete e come fate e come non fate uhhhh...
MARRAFFA: e chi c\'era sempre .... chi c\'era? chi c\'era che è venuto?
CASERTA: l\'ispettore ehhhh ... quello là Corso e quell\'altro che viene sempre, no Sanna non c\'era.(Ha elencato i componenti della pattuglia di questo Nucleo che ha effettuato, in pari data della conversazione, un sopralluogo presso la ditta CASERTA, e l\'ultimo nome si riferisce al CTU nominato dall\'AG)
MARRAFFA: eh!? non c\'era?
CASERTA: no no.
MARRAFFA: ah va bè. E dove sono stati, là? Dietro, dappertutto?
CASERTA: dappertutto, dappertutto. In ufficio, siamo andati là sopra, da tutte le parti. 

la conversazione prosegue sulla situazione meteo nelle località in cui si trovano e poi riprendono il discorso che avevano tralasciato
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MARRAFFA: senti quà, e che t\'ha detto sto Corso quà (Ass. CORSO Vincenzo appartenente a questo Nucleo).
CASERTA: no niente non si è sbottonato. Ci rissi: cercati mi vi muviti mi faciti su ..... Si pigghiaru cacchi ottu libri i registrazioni, rissi: ma cu cazzu si menti mi studia, mi lavura cà cu tutti sti cosi (ride)
MARRAFFA: si va bè maaa ...
CASERTA: non hanno voglia, non hanno voglia.
MARRAFFA: ma il coso il verbale non ne hanno dato? Niente?
CASERTA: si si, che si sono presi otto .... che si sono presi i cosi, come si chiama ...
MARRAFFA: i registri di carico e scarico?
CASERTA: i registri di carico e scarico, punto. Dice: e i fanghi di cartiera? Non ne stò portando più.
MARRAFFA: uh!
CASERTA: e basta.
MARRAFFA: va bene. Ehhhh va bè, il verbale lo hanno lasciato, no?
CASERTA: uh?
MARRAFFA: il verbale l\'hanno lasciato dico ...
CASERTA: si si, con quello che hanno preso.
MARRAFFA: e me lo mandi per fax che glielo porto all\'Enel.
CASERTA: come no!
MARRAFFA: uh va bè e mandamelo così ...
CASERTA: ora glielo dico a Stefania e te lo mando, dai.
MARRAFFA: uh va bè ci sentiamo poi più tardi.
seguono i saluti

Dalle conversazioni sopra riportate possono seguirsi le reazioni frenetiche e spaventate del Caserta e dei suoi soci in occasione di un controllo del Corpo Forestale dello Stato.
Nell’arco di pochissimi minuti si susseguono, frenetiche, numerose telefonate: la segretaria della ditta si premura immediatamente di avvisare CASERTA Antonio della presenza negli uffici della ditta del Corpo Forestale dello Stato, il CASERTA Antonio, con la stesa velocità, avvisa CASERTA Giovanni (cugino) che negli uffici amministrativi della società Caserta s.n. c. siti in località Lazzaro agro del Comune di Motta San Giovanni (RC) vi è personale del Corpo Forestale dello Stato che sta effettuando un controllo e, per tale motivo, gli dice di recarsi nella cava posta alle spalle della fabbrica di laterizi per far fermare tutti i mezzi che stanno lavorando. Subito dopo sempre CASERTA Antonio chiama anche il suo consulente ambientale il quale gli consiglia di stare calmo.
All’esito del controllo, immediatamente i lavori presso la cava (gli scarichi n.d.r.) riprendono, e il socio MARRAFFA viene avvisato che è tutto a posto e i camion possono continuare a giungere.
Il tono e il contenuto delle conversazioni non lascia spazio ad altre interpretazioni: nella consapevolezza dell’illiceità della propria condotta, di fronte ad un controllo presso la ditta, il CASERTA, con somma urgenza, si premura di intimare l’immediata interruzione di ogni attività di scarico dei rifiuti nella cava e di chiudere i cancelli di accesso. “c’è la Forestale! ferma tutti i camion! Chiudi i cancelli!”
Altra circostanza rilevante che emerge dalle conversazioni sopra riportate, che non avrebbe alcun senso se non interpretata nell’ottica dell’esistenza di una vera e propria organizzazione di cui anche i dirigenti ENEL sono pienamente partecipi e di cui condividono inevitabilmente le sorti, è la richiesta avanzata dal MARRAFFA al CASERTA di avere una copia del verbale di acquisizione di documentazione rilasciatogli dal Corpo Forestale per trasmetterlo all’ENEL.


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