Paraguay - Ex vescovo, Fernando Lugo, eletto nuovo presidente
Lugo ha ottenuto quasi il 41 per cento dei voti: niente da fare per Blanca Olevar, la candidata del partito al governo, prima donna a correre per la presidenza nella storia del Paraguay, che si è fermata 10 punti sotto. L'ex vescovo della chiesa di San Pedro (una delle zone rurali più povere del Paese) che sembra uscito dalle pagine di un libro di Leonardo Boff, uno dei fondatori della Teologia della liberazione, ha ricevuto l'appoggio di un'ampia coalizione d'opposizione che raccoglie nuove aggregazioni politiche, oltre a una ventina di gruppi sociali, 'campesinos', indigeni e sindacalisti.
L'ex prelato, che annunciò nel Natale di due anni fa che lasciava il clero per aiutare il Paese a liberarsi dal Partido Colorado e per questo fu sospeso 'a divinis' dal Vaticano, ha fatto breccia tra gli strati più poveri della popolazione con promesse populiste; e per molti settori, tra cui i grandi proprietari terrieri è un pericoloso estremista. Ma nella corso della campagna elettorale ha insistito che governerà il paese con «l'aiuto di tutti e per tutti», compresi i «coloradi». Nelle sue prime parole come futuro presidente, l'ex prelato ha insistito che la nuova era della politica nazionale sara» senza clientelismo nè settarismo», ma molto dipenderà dalla composizione del nuovo Parlamento.
Il Partido Colorado quasi certamente riuscirà a formare due potenti gruppi in entrambe le camere, che però - come ben sa l'attuale presidente Nicanor Duarte - non sempre votano in blocco a causa delle divisioni interne. Ma Duarte, riconoscendo la sconfitta di Blanca Ovelar, ha già fatto sapere che farà il possibile per recuperare il più presto possibile il potere, il che preannuncia un'opposizione ferra al prossimo governo.