l'iniziativa

La barca della legalità intitolata a Francesco Basile con a bordo un equipaggio tutto materano

ANTONIO CORRADO

E’ materano di nome ed equipaggio, il motoveliero «Francesco», in memoria del capitano dei carabinieri Emanuele Basile originario di Pisticci, salpato dal porto degli Argonauti per partecipare alla «Barcolana 57» di Trieste

E’ materano di nome ed equipaggio, il motoveliero «Francesco», in memoria del capitano dei carabinieri Emanuele Basile originario di Pisticci, salpato dal porto degli Argonauti per partecipare alla «Barcolana 57» di Trieste, nella flotta della legalità della Lega navale italiana (Lni). La traversata del motoveliero è stata ispirata dal sacrificio umano di Basile, ucciso da Cosa nostra nel 1980 e medaglia d’oro al valor civile, portando con sè il messaggio del progetto «Navigare oltre i limiti» promosso dal Comune di Castellaneta in collaborazione con la Sezione «Matera Magna Grecia» della Lni e con il circolo velico «Vega» di Castellaneta.

L’inossidabile materano Eustachio Colonna, con l’instancabile collega Angelo Ninni, ha guidato il motoveliero che appartiene alla flotta confiscata alle mafie. Partecipare alla Barcolana, che si è svolta il 12 ottobre scorso, ha rappresentato una tappa di grande valore simbolico e civile nel percorso della Francesco, impegnata durante tutto l’anno in attività educative e di sensibilizzazione sui temi della legalità, dell’inclusione sociale e della tutela dell’ambiente marino. Durante le tappe di avvicinamento a Trieste, da Brindisi ad Ancona l’equipaggio della Francesco ha diffuso il messaggio di inclusività e partecipazione, coinvolgendo giovani, studenti, persone con disabilità e operatori del mare in laboratori di vela solidale, educazione ambientale e cittadinanza attiva.

Confiscato alla criminalità organizzata e oggi restituito alla collettività, il motoveliero Francesco rappresenta un esempio concreto di bene riutilizzato per fini sociali, educativi e culturali, in piena sintonia con lo spirito della campagna nazionale «Mare di Legalità» della Lni, inaugurata a Ostia il 28 giugno 2024 dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Con la partecipazione alla Barcolana, abbiamo voluto riaffermare che il mare può e deve essere un luogo di incontro, di crescita e di riscatto collettivo. – ha dichiarato Rocco Petrera, presidente della Sezione Matera Magna Grecia della Lni– La barca Francesco continuerà nei prossimi mesi a navigare per promuovere la cultura della legalità e dell’inclusione, portando l’esperienza di Castellaneta in altri porti del Mediterraneo».

Nel corso della presentazione ufficiale a Trieste, la Francesco ha anche portato il simbolo della fratellanza tra i popoli, anticipando il percorso che la vedrà protagonista delle attività di Matera Capitale 2026 della cultura e del dialogo nel Mediterraneo. Oggi la barca Francesco continua a essere testimonial itinerante di legalità, solidarietà e dialogo, parte di una flotta nazionale di 29 barche della legalità, che da Nord a Sud raccontano il valore della giustizia, della memoria e della responsabilità civile attraverso il mare e la vela. Un’esperienza significativa e simbolica per la città dei Sassi, che proprio in queste settimane si sta preparando a rappresentare i valori della pace e del dialogo nel Mediterraneo.

Privacy Policy Cookie Policy