galleria out
Scanzano Ionico, dopo l'incendio autocisterne costrette ad attraversare il centro abitato
Protesta il sindaco. Lo scorso 16 dicembre sulla Statale 106 Jonica in località «Terzo Marzocco» un mezzo pesante ha preso fuoco
SCANZANO JONICO - C’è preoccupazione tra i residenti di Scanzano Jonico, dopo il brutto incendio sprigionatosi da un’autocisterna con 30mila di litri di benzina e gasolio, lo scorso 16 dicembre sulla Statale 106 Jonica in località «Terzo Marzocco».
Solo per un caso fortuito, il mezzo pesante non si è incendiato mentre lambiva il centro abitato a circa un chilometro di distanza. Sarebbe stato molto più complicato e soprattutto pericoloso. Questo accade ormai da mesi da mesi, perché tutti i mezzi che trasportano merci pericolose non possono percorrere la galleria sulla Statale in modo da bypassare il centro abitato. La struttura, infatti, è sprovvista di sistemi di sicurezza in caso di emergenza fuoco. Quindi i tir imboccano la rampa di accesso all’abitato di Scanzano Jonico, lambendo case e attività commerciali per poi innestarsi sulla rampa d’uscita dopo la galleria. Non si conoscono ancora le cause certe dell’incendio che ha distrutto il mezzo sulla carreggiata Sud, mentre sono ancora in corso le operazioni di bonifica di una corsia dove il fuoco ha consumato persino lo strato di asfalto. Cosa sarebbe successo se l’incendio si fosse innescato vicino alle case, poche centinaia di metri più a sud?
Da qui nasce l’allarme dei residenti e del sindaco, Pasquale Cariello, che da mesi ormai chiedono l’adeguamento di sicurezza nella galleria. Senza dimenticare che anche nel punto dell’incendio ci sono case coloniche e attività commerciali. La paura è stata tanta, perché dal fuoco poteva scaturire anche una molto più pericolosa esplosione. Il sindaco Cariello ha chiesto formalmente un tavolo di confronto con Regione Basilicata, Anas e prefettura per capire come mai i mezzi pesanti non passano sotto la galleria, e se si può trovare una soluzione alternativa al transito vicino all’abitato.
Lunedì 16 dicembre l’autocisterna è rimasta accesa come un’enorme torcia per alcune ore, con una densa colonna di fumo nero nell’aria e una lunga coda di auto sulla Statale, intasata tra i percorsi alternativi per sbloccare la circolazione. Un incidente a forte rischio già in sé, ma se succede a due passi dalle case diventa un grosso problema anche per la necessità di sgomberi precauzionali. I cittadini sono allarmati anche per questo e non vogliono più vedere questi mezzi passare a pochi metri dai propri balconi e dall’ingresso delle attività commerciali di giorno e di notte.