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Piero Miolla
16 Febbraio 2021
Far venire allo scoperto enti ed istituzioni interessati affinché, attraverso il dialogo costruttivo e senza alcuno scontro, si possa dare un futuro alla pista Mattei, con un occhio di riguardo al suo sbocco commerciale. Con questa mission un gruppo di industriali, imprenditori, artigiani, associazioni e liberi cittadini ha costituito il comitato “Pista Mattei primo aeroporto di Basilicata”. Al momento ne fanno parte importanti parti datoriali, dalla Cna di Basilicata alla Lega Coop lucana, passando per Confesercenti e Confartigianato, insieme ad aziende e industrie che producono in Val Basento, come Main e Politex, imprenditori e privati cittadini, per quella che è stata definita una compagine ben ampia. L’obiettivo, ha spiegato Pietro Lo Franco, imprenditore di Pisticci, che è anche uno dei promotori dell’iniziativa è “accendere un riflettore sull’aviosuperficie di Pisticci e fungere da stimolo per quegli enti pubblici come la Regione Basilicata, la Provincia di Matera, il Comune di Pisticci e il Consorzio Asi di Matera, che sono chiamati ad intervenire per rendere l’infrastruttura aeroportuale idonea al trasporto di merci e passeggeri. Nel farlo, ci interessa evidenziare come non ci sia né la volontà, né l’interesse a polemizzare o alzare la voce, ma solo l’obiettivo di mettere tutti intorno a un tavolo per far sì che vengano fuori quelli che sono gli attuali impedimenti al decollo della pista, per cercare di superarli. Ci interessa, dunque, essere produttivi e non polemici. Aagire nell’interesse di una vasta comunità, anche imprenditoriale e commerciale, che sulla infrastruttura di Pisticci ha da tempo fatto affidamento”. Proprio per questo, ha aggiunto Lofranco, “tra gli obiettivi precipui c’è quello di costituire un tavolo permanente, che abbia sede nel Comune di Pisticci, intorno al quale periodicamente tutti i soggetti interessati possano rendere conto dello stato dell’arte e, soprattutto, mettere in atto la propria forza propulsiva”. Infine, un accenno alla realizzanda zona economica speciale. “E’ evidente che l’implementazione della pista troverebbe proprio nella Zes il suo sbocco naturale o, se vogliamo, il suo perché. Ma, anche a prescindere dalla Zes e dalle aziende che attraverso la zona speciale potrebbero avvicinarsi alla Valbasento, riteniamo che la Mattei possa e debba trovare finalmente il suo completo sviluppo, soprattutto in un’ottica commerciale. Per ciò che concerne, invece, il suo utilizzo come hub passeggeri, è evidente che questo aspetto necessita di maggiori riflessioni e sviluppi che, però, non possiamo e non vogliamo escludere a priori”. Le idee, dunque, sembrano essere molto chiare. Adesso non rimane che rimpinguare ulteriormente la platea dei partecipanti e, soprattutto, dare corso alle necessarie interlocuzioni con gli enti interessati. La pista, va ricordato, fu realizzata nel 1960 per volere di Enrico Mattei, all’epoca presidente dell’Eni: da allora la situazione infrastrutturale della zona non sembra essere molto cambiata, se non in peggio. Per favorire la rinascita e lo sviluppo, non solo della Valbasento ma di tutta la Basilicata, urge una vera e propria sterzata e la pista Mattei può assicurare, in tempi brevi, una rapida mobilità di merci e persone.
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