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Mostre e eventi da non perdere

L'arte sotto gli ombrelloni di Puglia

Dal Salento al Gargano una grande rassegna di opere internazionali in castelli e musei

30 Giugno 2023

Redazione Speciali

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Redazione Speciali

L'arte sotto gli ombrelloni di Puglia

Burtynsky «racconta» il dramma Xylella: Lecce, foto e video dell’artista canadese vincitore del premio Pascali

A Lecce, al museo Sigismondo Castromediano, fino al 10 settembre è visitabile la mostra «Edward Burtynsky: Xylella Studies», una testimonianza del disastro ecologico che ha colpito gli ulivi in Puglia. L’allestimento comprende 12 fotografie di grande formato e un video, allestiti in modo diffuso tra i Paesaggi di Mare, di Terra, del Sacro, dei Vivi e dei Morti che costituiscono il percorso museale permanente.
L'artista canadese Edward Burtynsky, tra i fotografi contemporanei maggiormente apprezzati a livello internazionale, si è aggiudicato con la mostra la XXV edizione del premio Pascali: «L’azione umana ed il suo impatto sull’ambiente – si legge nella motivazione -, catturata e presentata nelle sue prerogative visive e semantiche, costituisce l’indagine totale di Edward Burtynsky. L’artista affronta da sempre questo tema, articolando la propria ricerca in soluzioni fotografiche di forte coinvolgimento emotivo, immersivo, diretto. Focalizzandosi sull’azione irruenta e negligente dell’uomo sul pianeta, i fenomeni antropocentrici diventano per Burtynsky il fulcro per ridefinire la spiritualità della natura e del precario equilibrio tra gli esseri viventi».


La mostra è il frutto di una commissione e di una partnership con la Fondazione Sylva, ente no-profit che si occupa di rigenerazione ambientale attraverso attività di riforestazione. Un anno fa la Fondazione, che è nata nel 2021 proprio con lo scopo di rigenerare il paesaggio pugliese, ha ospitato in residenza nel Salento il fotografo canadese autore di Anthropocene, affidandogli il compito di tradurre in immagini e video la distruzione del patrimonio arboreo millenario e del paesaggio pugliese causata dal batterio della xylella.
Il dialogo, cercato e naturale, con i reperti archeologici che raccontano dei diversi paesaggi salentini, formatisi nei millenni dall’interazione tra Uomo e Ambiente, rafforza l’accento sui temi della Natura e della Sostenibilità, oggetto di particolare interesse da parte del Castromediano. Su di essi, infatti, convergono oggi molte della attività e della progettualità del museo, dalle proposte didattiche del progetto «ADD_L’Arte Diminuisce la Distanza + Natura» alla collaborazione con la Fondazione Sylva per la campagna di raccolta fondi “Aiutiamo il bosco ad andare un po’ più in la” dedicata alla riforestazione di alcuni tratti del territorio salentino. In tutto questo, le immagini di Burtinsky documentano un disastro ecologico che non colpisce solo gli ulivi di Puglia ma anche l’intero paesaggio culturale e identitario pugliese.
In contemporanea alla mostra di Edward Burtynsky, sul perimetro esterno del Museo Castromediano sarà allestita una mostra di Daniele Coricciati, uno dei più rinomati artisti-fotografi salentini che documenta da anni il nostro territorio, con una significativa selezione degli scatti realizzati durante le giornate in cui Burtynsky ha lavorato in Salento.
La mostra è visitabile presso la sede del museo, in viale Gallipoli, 28, Lecce, dal martedì alla domenica, dalle 8.30 alle 20 (Info +39 0832 373572).

Caravaggio nel Castello: a Mesagne 35 opere del sommo pittore italiano

Il Castello Normanno Svevo di Mesagne (piazza IV novembre) ospita circa 35 opere che tracciano la nascita e lo sviluppo del naturalismo caravaggesco. La mostra ripercorre la storia del naturalismo caravaggesco, mettendolo a confronto con il classicismo emiliano particolarmente apprezzato a Roma agli inizi del Seicento. Le opere di Caravaggio diventano anche un pretesto per un viaggio nella fantastica stagione del Seicento dove, accanto alla rappresentazione in chiaroscuro del maestro, fioriscono e si intrecciano nuovi talenti che percorrono strade diverse come quella del classicismo.
Tra gli altri capolavori, è possibile ammirare «Ragazzo con caraffa di rose» e «Ragazzo morso da una lucertola» di Merisi e «La Conversione di san Paolo» di Ludovico Carracci.La mostra, curata dal professore Pierluigi Carofano in collaborazione con la prof. ssa Tamara Cini, e avvalendosi di un comitato scientifico di riferimento, è un progetto della Rete di imprese «Micexperience», con il patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Mesagne.

La figura di Caravaggio, a quattrocento anni dalla sua scomparsa, suscita ancora grande interesse nella società contemporanea. La mostra nasce dall’idea di fissare il percorso del grande genio lombardo a partire dalla sua prima formazione fino agli anni della sua maturità. La pittura di Caravaggio diventa anche il pretesto per un viaggio nella fantastica stagione del Seicento dove, accanto alla rappresentazione in chiaroscuro del maestro, fioriscono e si intrecciano nuovi talenti che percorrono strade diverse come quella del classicismo. Un’emozione tutta da vivere!
Orari: la Mostra sarà aperta al pubblico dal 16 luglio 2023 al 08 Dicembre 2023.Tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle 22.00. Chiusa il lunedì mattina. (segreteria@pugliawalkingart.com).

Le campagne di Toscani: Monopoli, 60 anni di foto «pubblicitarie»

Al Castello V di Monopoli, fino al 26 agosto, è visitabile la mostra «Oliviero Toscani. Professione fotografo». Curata da Nicolas Ballario e Lorenzo Madaro, l'esposizione raccoglie le fotografie di Oliviero Toscani più iconiche, ma anche quelle meno conosciute, realizzate dai primi anni '60 fino a oggi. In mostra tutte le grandi campagne realizzate da Toscani, ma senza alcun logo commerciale, perché la sua caratteristica è da sempre quella di usare il mezzo pubblicitario senza far vedere il prodotto, quindi ogni fotografia potrebbe essere applicata a qualunque brand. Una parte del pubblico o della critica ha individuato Toscani come un «pubblicitario», ma la sua storia e il suo lessico dicono una cosa molto diversa: Oliviero Toscani è un fotografo, un artista convinto che sia nella massima diffusione che si manifesta l'efficacia di un messaggio. Non è quindi un pubblicitario che usa la fotografia, ma un artista che sfrutta i canali della pubblicità come mezzo e mai come fine.


Tra i lavori presenti il famoso manifesto Jesus Jeans «Chi mi ama mi segua», Bacio tra prete e suora del 1992, i Tre Cuori White/Black/Yellow del 1996, No-Anorexia del 2007 e moltissime altre, ma anche le immagini realizzate per la moda (da Donna Jordan a Claudia Schiffer, fino a quelle di Monica Bellucci) e addirittura quelle del periodo della sua formazione alla Kunstgewerbeschule di Zurigo. Anche decine di ritratti di personalità che hanno "cambiato il mondo", come Mick Jagger, Lou Reed, Carmelo Bene, Federico Fellini e i più grandi protagonisti della cultura dagli anni '70 in poi. E ancora, il progetto Razza Umana, dando vita al più grande archivio fotografico esistente sulle differenze morfologiche e sociali dell'umanità, con oltre 10mila ritratti.
Orari: dal 1 luglio al 26 agosto (dalle 10 a mezzanotte. (Info 3391645444).

La prima di Ligabue in Puglia: a Conversano in esposizione 60 opere del genio

Il Comune di Conversano e Arthemisia presentano la prima grande mostra di Antonio Ligabue in Puglia, prorogata fino al 29 ottobre 2023. Nelle sale del Castello aragonese di Conversano (piazza della Conciliazione), saranno ospitate oltre 60 opere di uno degli artisti più straordinari e commoventi del Novecento. Un'esposizione interamente dedicata al genio tormentato. La mostra offre al visitatore la possibilità di scoprire l'intero percorso di Antonio Ligabue, dalla fine degli anni Venti fino ai primi anni Sessanta del '900.Le tigri, i leoni, i galli, gli autoritratti e tutto lo spettacolare mondo di Antonio Ligabue riempiranno di magia le splendide sale del Castello di Conversano, in quella che si prefigura essere una delle più belle mostre mai realizzate sull’artista. La mostra permette di approfondire i nuclei tematici dell’artista, pochi soggetti sempre ripetuti da cui emergono con forza la sua straordinaria sensibilità e la dolcezza della sua anima fragile.

Seguendo una ripartizione cronologica, sono narrate le diverse tappe dell’opera dell’artista a partire dal primo periodo (1927-1939), quando i colori sono ancora molto tenui e diluiti, i temi sono legati alla vita agreste e le scene con animali feroci in atteggiamenti non eccessivamente aggressivi; pochissimi gli autoritratti. Il secondo periodo (1939-1952) è segnato dalla scoperta della materia grassa e corposa e da una rifinitura analitica di tutta la rappresentazione. Il terzo periodo (1952-1962) è la fase più prolifica in cui il segno diventa vigoroso e continuo, al punto da stagliare nettamente l’immagine rispetto al resto della scena. Tra i capolavori esposti vi sono Carrozza con cavalli e paesaggio svizzero (1956-1957), Autoritratto con sciarpa rossa (1952- 1962) e Ritratto di Marino (1939- 1952), accanto a sculture in bronzo come Gufo con preda (1957-1958). In mostra anche una sezione dedicata alla produzione grafica con disegni e incisioni e una sezione sulla sua vicenda umana.
Orari della mostra: lunedì chiuso, da martedì a venerdì 10.00 – 13.00, 17.00 – 21.00, sabato e domenica 10.00 – 13.00, 17.00 – 21.30 (Info, +39 080 99 52 31).

Rinascita con «Artlab Eyeland»: Taranto si trasforma a luglio in un’isola dell’arte

Fino al 31 luglio Taranto ospita Artlab Eyeland, manifestazione che vuole coinvolgere gli abitanti della Città Vecchia e i visitatori nella rinascita della città attraverso l’arte, declinata in tutte le sue forme. Dalle opere di street art, ai progetti fotografici e di design, dalla musica alla poesia, dall’arte contemporanea al teatro, Taranto si trasformerà dunque in una «isola delle arti», attraverso mostre, residenze d’artista e laboratori. Artlab Eyeland racconta, dunque, la riqualificazione urbana e sociale della Città Vecchia di Taranto attraverso meccanismi virtuosi di socializzazione e di riqualificazione di aree abbandonate, attivando uno scambio tra gli artisti di fama nazionale e internazionale coinvolti nelle varie iniziative e i residenti.
Tra gli artisti coinvolti ci sono Alex Palmieri, Ugo La Pietra, Caos, Marco Neri, Vedovamazzei e molti altri. Il fotografo londinese Sam Gregg, che è stato ospite fin dallo scorso aprile delle residenze d’artista, presenterà l’esito del lavoro in residenza sugli abitanti della Città Vecchia e terrà un laboratorio di fotografia rivolto ai giovani tarantini. Il fotografo presenzierà inoltre alla sua mostra personale che riunisce le immagini dedicate alla città di Napoli.


Il collettivo tedesco Mentalgassi, che lo scorso maggio ha fotografato gli abitanti della Città Vecchia, è stato presente dal 7 all’11 giugno per l’allestimento collettivo dell’opera finale. La mostra è a cura di Rica Cerbarano che firma anche le mostre fotografiche dedicate a Polina Osipova, designer e artista della Repubblica Ciuvascia della Federazione Russa che ha recuperato le tradizioni ancestrali delle donne del suo popolo, e Mous Lamraba che con «From Morocco to the World» ridefinisce i codici della moda e del lusso sullo sfondo del meraviglioso paesaggio naturale del suo Paese. Arianna Rinaldo firma invece la curatela delle mostre fotografiche Where Do We Go When The Final Wave Hits d Arko Datto, By an Eye Witness di Azadeh Akhlaghi e Arquitectura Libre di Adam Wiseman. (Info: info@artlabeyeland.it).

Il talento street art di Banksy: a Vieste collezione di pezzi originali dell’inglese

L'artista inglese forse più conosciuto al mondo, il precursore delle visioni creative di un'intera generazione, il talento più rappresentativo della street art internazionale è il protagonista della mostra «Banksy a Vieste», allestita nel Museo Civico Archeologico Michele Petrone di Vieste (Piazzetta Cappuccini, Lungomare Amerigo Vespucci), promossa dal Comune di Vieste e prodotta e organizzata da MetaMorfosi Eventi in collaborazione con Giuseppe Benvenuto e con il Polo Culturale di Vieste. La mostra raccoglie una ricca selezione di serigrafie, tra cui una particolarissima versione di Love is in the Air (Flower Thrower): una composizione di tre serigrafie realizzate da Banksy nel 2019, ognuna di loro esposta con la sua cornice originale.


Accanto a «Love is in the Air (Flower Thrower)» in mostra anche altre tra le opere più iconiche dell'artista, come: «Girl with Balloon», «Bomb Hugger», più conosciuta come Bomb Love, e la serie composta da «Love Rat», «Get Out While You Can» e «Gangsta Rat».Una mostra che, grazie ad una collezione di pezzi originali e autenticati, porta lo spettatore ad addentrarsi nell'immaginario artistico di un autore che ormai da oltre un ventennio attraversa la scena culturale mondiale e che ha scelto anche gli attuali scenari di guerra come palcoscenico per i suoi messaggi artistici, mostrando ancora una volta la sua capacità di stare in mezzo al presente.Orari della mostra (aperta fino al 17 settembre): A luglio e agosto, dal martedì alla domenica dalle 18.30 alle 23.30. A settembre: dal martedì alla domenica dalle 18.00 alle 22.00 (info: viestepoloculturale@gmail.com).

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