Dopo mesi di violenze

Lecce, picchiata e strangolata dal compagno: 52enne si salva rifugiandosi dai vicini. Arrestato un 40enne

La donna, con il volto tumefatto e segni di strozzamento, è riuscita a chiamare il 112 dopo essere fuggita. Bloccato l'uomo, originario di Manfredonia e con precedenti, mentre urlava dal balcone del quarto piano

È stata picchiata dal compagno e si è rifugiata nell'abitazione dei vicini di casa dalla quale ha chiamato il numero unico di emergenza 112. Sul posto è intervenuta la Polizia di Stato che ha arrestato un uomo di 40 anni, originario di Manfredonia, in provincia di Foggia, per maltrattamenti in famiglia, lesioni aggravate e minacce. È accaduto a Lecce. La vittima è una donna di 52 anni. Al momento dell'arrivo sul posto i poliziotti hanno accertato la presenza del personale sanitario del 118 che stava fornendo le prime cure. La vittima presentava il volto tumefatto e segni di strangolamento all’altezza del collo, nonché la maglia coperta di numerose macchie di sangue.

La donna, nonostante le condizioni fisiche, ha spiegato ai poliziotti quanto le fosse accaduto qualche minuto prima, cioè che il suo compagno, nel corso di una lite furiosa, l’aveva aggredita fisicamente sferrandole numerosi pugni e schiaffi all’altezza del volto, tentando di strangolarla e stringendola con forza le mani intorno al collo. All’arrivo della Polizia di Stato, l’uomo era affacciato al balcone del quarto piano e urlava frasi ingiuriose nei confronti della compagna. Per scongiurare qualsiasi gesto insano da parte del 40enne, un equipaggio è rimasto in strada cercando di intrattenere l’uomo il tempo necessario per consentire agli altri poliziotti di salire rapidamente i 4 piani di scale.

Una volta giunti in casa, gli agenti hanno invitato l’uomo a rientrare dal balcone. Intanto, la compagna è stata trasportata con urgenza al l’Ospedale “Vito Fazzi” di Lecce dove è stata ricoverata in codice rosso mentre il 40enne è stato temporaneamente trattenuto nell’appartamento. Nonostante le condizioni di salute critiche, la donna ha manifestato la ferma volontà di denunciare quanto accaduto, pertanto ha presentato querela formale contro il compagno al posto di Polizia dell’ospedale. Dalla denunciqla è emersa una situazione di sottomissione, nonostante la relazione sentimentale durasse solo da qualche mese. La 52enne, infatti, sarebbe stata costretta a subire quasi quotidianamente violenze, non solo psicologiche ma anche fisiche, e, con il tempo ed a causa di una ossessiva gelosia, il 40enne le aveva fatto perdere qualsiasi altro rapporto di amicizia e con i parenti. Ha riferito, inoltre, di altri presunti episodi di maltrattamento, per i quali non aveva mai richiesto l’intervento delle forze di polizia, e che, da circa tre giorni, il compagno le avrebbe sottratto il suo telefono impedendole di fatto, per tre giorni, di comunicare con l’esterno, senza poter chiedere aiuto per quello che stava subendo.

L'uomo ha numerosi precedenti, oltre ad essere sottoposto alla misura alternativa della detenzione domiciliare. In passato è stato accusato anche di maltrattamenti in famiglia. Ora si trova in carcere.

Privacy Policy Cookie Policy