Mercoledì 22 Ottobre 2025 | 22:25

Racale, uccide la madre con un'accetta da boy scout: convalidato il fermo per Filippo Manni

Racale, uccide la madre con un'accetta da boy scout: convalidato il fermo per Filippo Manni

 
Redazione online

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Racale, ha ucciso la madre con un'accetta da boy scout: convalidato il fermo per Filippo Manni

Il 21enne ha pianto ripetutamente durante l’interrogatorio. Movente del delitto i continui litigi tra mamma e figlio per motivi banali e il loro perenne rapporto conflittuale.

Giovedì 19 Giugno 2025, 19:00

19:02

LECCE - Il gip del Tribunale di Lecce Valeria Fedele ha convalidato il fermo e ha emesso ordinanza di custodia cautelare in carcere per il 21enne Filippo Manni, accusato di aver ucciso a colpi di accetta la mamma, Teresa Sommario, di 52, nella loro casa di Racale (Lecce) il 17 giugno scorso. Movente del delitto i continui litigi tra mamma e figlio per motivi banali e il loro perenne rapporto conflittuale. Durante circa un’ora di interrogatorio dinanzi al gip, il giovane ha pianto ripetutamente tanto che l’udienza è stata interrotta più volte. E’ sembrato, quindi, che per la prima volta Filippo Manni abbia cominciato a prendere coscienza dei fatti. 

Il 21enne ha confessato il delitto affermando, tra l’altro, che il 17 giugno, dopo essere tornato a casa «la mamma - ha detto al pm e lo ha ribadito al giudice - mi ha sgridato perché ero tornato dal lavoro quale bagnino, avevo poggiato lo zaino e non avevo salutato». Il giovane ha raccontato che la mamma «era nello studio a lavorare in smart working». «Le ho chiesto di lasciarmi stare - risulta dal verbale - ma lei non la smetteva. Faceva così ogni volta: le liti vertevano su piccole cose come non aver lavato una forchetta o una tazza. Le precedenti discussioni sono sempre state verbali, non siamo mai arrivati alle vie di fatto».

«Oggi però mi è scattato qualcosa in testa, e senza pensarci, sono salito al primo piano, ho preso un’accetta sono sceso velocemente e ho colpito mia madre più volte», ha spiegato. La donna è stata colpita al petto, al collo e al viso.
Dagli atti emerge che il ragazzo a settembre voleva lasciare la facoltà di Economia alla Sapienza, dove studiava, per iscriversi al Conservatorio di Siviglia. Per non pesare economicamente sulla famiglia, faceva piccoli lavori. 

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