Il caso

Lecce, un incarico da 80mila euro: l’opposizione all’attacco

Gaetano Gorgoni

Lecce Città Pubblica: «Prima ti proponi gratis, poi arriva il premio»

LECCE - Un post di Lecce Città Pubblica ha rinfocolato le polemiche sulla lista di professionisti disposti a offrire la propria opera intellettuale gratuitamente e sui conseguenti incarichi diretti.

«Prima partecipi all’avviso pubblico sulle short list gratuite, contro il parere del tuo ordine professionale. Poi ricevi un incarico di progettazione di 80mila euro con affidamento diretto. Quando dici la fortuna: ti proponi di lavorare senza compenso e ti premiano con un bell’incarico a pagamento (senza neanche essere inserita nell’elenco dei professionisti predisposto dal comune)». Le parole lanciate ieri sui social dal gruppo che fa capo all’ex sindaco Carlo Salvemini, non facendo ancora nomi e cognomi, hanno scatenato il dibattito interno alle chat della politica su chi siano gli interessati su cui si punta il dito. Singolare la circostanza che, dopo aver lanciato il sasso, è calato il silenzio da parte degli esponenti principali di Lcp, che probabilmente attendono di concordare una posizione comune prima di chiarire pubblicamente.

Le proteste riguarderebbero un affidamento diretto (legittimo perché sotto soglia), ai sensi dell’ art. 50, comma 1, lett. b) del D.Lgs. 36/2023, del servizio di ingegneria ed architettura per l’integrazione del progetto di fattibilità tecnico economica e per la redazione del progetto esecutivo, per la direzione lavori e contabilità, e per la redazione del certificato di regolare esecuzione relativo ai lavori di un cantiere in una delle marine leccesi. L’offerta presentata da un’architetta leccese è stata accettata con determina del dirigente Maurizio Guido, che ha applicato le norme e le procedure previste in questi casi.

Per la redazione del progetto in questione è stato stabilito un compenso pari a euro 80.032,30 (oltre contributo Inarcassa 4% di 3.201,29 euro e Iva in regime forfettario).

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