Il caso

Lecce, tenta di truffare anziana, ma al telefono risponde la figlia e lo incastra

Denuncia e foglio di via per un 22enne napoletano: si è finto carabiniere sostenendo che il marito della signora aveva investito una persona, ma l'uomo era morto da vent'anni

LECCE - Un uomo ha cercato di truffare un'anziana a Lecce, ma grazie all'astuzia della figlia della donna che ha capito il raggiro e ha contattato immediatamente la polizia è stato incastrato. Tutto è cominciato nel pomeriggio di lunedì 7 aprile quando una donna ha chiamato dicendo che a casa della madre, di 83 anni, aveva telefonato un interlocutore maschile con forte accento napoletano. 

La donna si è immediatamente spaventata, ma è stata al gioco: l'uomo si è presentato come un maresciallo dei carabinieri, e ha chiesto alla donna se fosse l'abitazione di suo padre. Il padre era defunto da vent'anni, ma lei ha risposto di sì, e l'uomo ha risposto che il padre aveva investito una persona, e per evitare il carcere avrebbe dovuto consegnare 30mila euro.

La sagacia della donna ha permesso di tenere in attesa l’interlocutore sulla linea fissa e contestualmente, chiamare con il proprio cellulare il 112. Con uno stratagemma i militari si sono appostati sotto casa della donna, e mentre al telefono la figlia contrattava e fingeva di raccogliere ori e gioielli, i militari hanno sorpreso l'uomo, un 22enne della Campania, in un'auto, pronto a recuperare i preziosi.

Alla vista delle forze dell'ordine ha accennato un tentativo di fuga ma ha dovuto desistere. Il giovane aveva addosso due cellulari, uno usato per la chiamata, e anche un quantitativo di marijuana. Al termine delle attività all’uomo veniva notificato il Foglio di Via Obbligatorio dal Comune e dalla Provincia di Lecce, insieme a una denuncia e al ritiro della patente.

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