La decisione
Oltre un quintale di «fuochi» in casa a Scorrano, condannato Donato Mega: si era difeso dicendo che era rimanenza di produzione
Quattro anni all'uomo: il sequestro avvenuto nel 2020, 176 chili di fuochi pirotecnici, 18 dei quali non classificati, custoditi in scatole di cartone
SCORRANO - Condanna a 4 anni di reclusione per Donato Mega, il 42enne di Scorrano sorpreso nel luglio del 2020 con 176 chili di fuochi d’artificio in casa. Il verdetto è stato emesso dai giudici della prima sezione collegiale (presidente Annalisa De Benedictis) al termine del processo.
L’imputato, difeso dall’avvocato Giuseppe Presicce, potrà fare ricorso in Appello.
I fatti risalgono al 22 luglio di cinque anni fa. I carabinieri, a seguito di una perquisizione domiciliare, trovarono in casa di Donato Mega, ben 176 chili di fuochi pirotecnici, 18 dei quali non classificati, custoditi in scatole di cartone.
L’uomo finì per questo agli arresti domiciliari. La misura fu revocata dal gip, dopo l’udienza di convalida dell’arresto. Nel corso dell’interrogatorio, Mega affermò che non si trattava di fuochi pericolosi, poiché non avevano capacità esplosiva o detonante, e producevano soltanto scie luminose. E specificò che si trattava della rimanenza di quelli ritirati dall’azienda di cui era amministratore, nel giugno 2019.
Il 42enne di Scorrano era stato già arrestato nell’ambito dell’inchiesta “Tornado” su presunte collusioni tra mafia, politica e imprenditoria. Rispondeva di concorso esterno in associazione mafiosa, poiché in base all’accusa, avrebbe fornito materiale esplodente al clan Amato di Scorrano.
La condanna alla pena di 4 anni, 5 mesi e 10 giorni, nell’ambito dell’inchiesta Tornado, divenne definitiva con il verdetto della Cassazione.
Nella giornata di lunedì, per Mega è arrivata una nuova condanna.