I retroscena

Lecce, appalti e favori: in 40 pagine la verità del sindaco Cavallo. «Nessuna corruzione»

Angelo Centonze

Nella memoria viene specificato come il primo cittadino di Ruffano «fosse del tutto estraneo ai rapporti che erano intercorsi tra i fratelli Castrignanò (ritenuti al centro del sistema corruttivo) e tutti gli altri soggetti interessati all’“intercettazione” dei diversi appalti pubblici»

LECCE - Antonio Rocco Cavallo respinge le accuse attraverso una memoria difensiva. La Procura di Lecce ha chiesto il carcere per il sindaco di Ruffano nell’ambito dell’inchiesta su un presunto sistema illecito di aggiudicazione degli appalti pubblici in cambio di favori.

Durante l’interrogatorio preventivo davanti al gip Stefano Sala il sindaco Cavallo ha depositato - attraverso gli avvocati Luigi Corvaglia e Giancarlo Sparascio - un documento di 40 pagine, in cui vengono respinte, punto per punto, tutte le contestazioni. Nella memoria viene specificato come «Cavallo fosse del tutto estraneo ai rapporti che erano intercorsi tra i fratelli Castrignanò (ritenuti al centro del sistema corruttivo, ndr) e tutti gli altri soggetti interessati all’“intercettazione” dei diversi appalti pubblici»...

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