I retroscena

Lecce, i favori ai sindaci in cambio di appalti: in un vivaio di Muro la «base operativa» della corruzione

Massimiliano Scagliarini

La richiesta di arresto per i primi cittadini di Maglie, Sanarica e Ruffano: il ruolo centrale dei fratelli Castrignanò

BARI - La «base operativa» del gruppo che per anni ha ottenuto appalti nei Comuni del Salento sarebbe stata nella sede della Castrignanò Vivai di Muro Leccese, l’azienda riconducibile ai gemelli Marco e Graziano Castrignanò, 48 anni, di Galatina, che secondo la Procura di Lecce sarebbero il perno delle attività corruttive nei confronti dei sindaci di Maglie, Enrico Toma, Sanarica, Salvatore Sales, e Ruffano, Antonio Cavallo nei confronti dei quali è stato chiesto l’arresto.

Il contesto dell’indagine della Finanza, coordinata dal pm Maria Vallefuoco, emerge dalla richiesta d’arresto su cui lunedì e martedì il gip Stefano Sala dovrà interrogare 25 persone tra cui, appunto, i primi cittadini. Nel marzo 2022 i militari installano telecamere nella sede del vivaio per captare i discorsi cui partecipa, tra gli altri, anche un dirigente comunale, l’ingegnere Maurizio Montagna, che in teoria degli imprenditori avrebbe dovuto essere controparte e controllore...

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