il rogo
Trepuzzi, ancora focolai nel deposito usato da Deghi: indagini sulle cause del rogo. Stanno meglio i tre intossicati
Il capannone di una società di logistica andato a fuoco il 20 gennaio conteneva merce del gigante salentino delle vendite online. I carabinieri al lavoro: non si esclude la matrice dolosa
TREPUZZI- Non è stato ancora domato del tutto il vasto incendio che ieri 20 gennaio ha distrutto capannoni e materiale in essi stoccato alla periferia di Trepuzzi in provincia di Lecce su una superficie di circa 20.000 metri quadri. Sono presenti ancora alcuni focolai, dopo che a partire dalle 15 di ieri e per tutta la serata diverse squadre dei vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce e del vicino comando di Brindisi hanno lavorato senza sosta. I carabinieri sono al lavoro per stabilire le cause del rogo che non si esclude possa avere matrice dolosa. Molto del materiale stoccato era dell'azienda Deghi. Il capannone interessato invece, era di Edil Fortunato, e sorge nella zona artigianale del paese. Sono giudicate ora buone le condizioni di salute dei tre operai rimasti intossicati e soccorsi da personale del 118.
«A causa dell’incendio divampato in zona Nomef si raccomanda alla cittadinanza di rimanere in casa e di chiudere porte e finestre allontanandosi dal luogo interessato. Si raccomanda di limitare al massimo le uscite. Seguiranno aggiornamenti». E’ quanto si legge sulla pagina Facebook del comune di Trepuzzi, in merito al vasto incendio divampato nei capannoni del deposito della Fortunato Logistica in provincia di Lecce.
L’azienda si trova a ridosso della stazione ferroviaria di Trepuzzi. Tra le merci stoccate al suo interno ci sono anche mobili.