le mostre

Gallipoli, l'idea di Pindinelli: «Cannoni sugli spalti del Castello per un ritorno alle origini»

Giuseppe Albahari

Lo storico con la sua "Gallipoli Nostra"e il Comune gestisce la fortezza. In una delle due mostre riproduzioni stampate in 3D, di polene di navi e di artiglieria in bronzo

GALLIPOLI - Il castello cittadino ospiterà, da domani, due mostre del tutto inedite. Non solo: il momento inaugurale dettaglierà un progetto di grande interesse storico. Intanto, le mostre. Una, consentirà di apprezzare Natività e statuine realizzate a cominciare dall’800, manufatti artistici di una collezione privata attenta alla tradizione meridionale del presepe. L’altra mostra riunisce riproduzioni, realizzate in scala mediante stampante in 3D, di polene di navi e di artiglieria in bronzo fusa a Gallipoli nel XVI secolo. Le polene rappresentano personaggi del mito e della storia, animali, uccelli, angeli, e proprio per questo la mostra s’intitola «Angeli di prua e demoni della guerra». Dove i demoni sono le armi da fuoco riprodotte con eccezionale cura dei dettagli, atteso che i cannoni, le colubrine e le bombarde esposte riproducono fregi, immagini, stemmi e scritte con cui i bronzisti gallipolini «firmavano» le loro opere.

In questo periodo, il Castello è gestito dal Comune con l’ausilio dell’associazione Gallipoli Nostra presieduta dallo storico Elio Pindinelli. Il quale anticipa – o si potrebbe dire «confessa» – una bella idea che potrebbe diventare realtà nel prossimo futuro: la realizzazione di cannoni non in scala, ma a grandezza naturale, per dotare di artiglieria gli spalti del castello. La fortezza, infatti, per un verso perché demaniale e mai destinata a residenza di famiglie patrizie, per altro verso a causa delle sue successive destinazioni civili, è totalmente vuota di armi e arredi del passato.

Le mostre, che saranno inaugurate domani alle 18 con gli interventi del sindaco Stefano Minerva, di Elio Pindinelli, di Giuseppe Piccioli Resta e di Adriana Bandiera (rispettivamente, laboratori di monitoraggio dei sistemi costieri e laboratorio 3D servizi informatici Unisalento, che hanno elaborato i piccoli capolavori esposti), potranno essere visitate fino al 31 gennaio.

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