La città che ci piace
San Cataldo, il porto turistico diventa realtà: pioggia di milioni anche per Lecce Romana
Il sindaco Poli Bortone ringrazia Fitto: «Avanti con la città euromediterranea». L’amministrazione spiega come verranno investiti i fondi del patto di sviluppo e coesione
Il porto turistico di San Cataldo, il completamento delle mura urbiche, la svolta tanto attesa del Parco Rudiae, i nuovi progetti per piazza Sant’Oronzo, gli scavi dell’Anfiteatro e tanto altro ancora non resteranno solo dei progetti per il futuro: adesso ci sono le risorse. Ora si fa sul serio. Il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc), un tempo denominato Fondo per le aree sottoutilizzate, principale strumento del governo nazionale per ridurre gli squilibri economici e sociali sul territorio italiano, rappresenta la grande svolta per una città ingessata dal predissesto.
Ieri mattina, l’amministrazione guidata da Adriana Poli Bortone ha spiegato come verranno investiti i fondi del patto di sviluppo e coesione: 84 milioni e 300mila euro per far rinascere la costa e i beni storici del capoluogo leccese. Un fiume di soldi che l’amministrazione vuole gestire autonomamente, senza la cabina di regia che la Regione Puglia ha proposto. Per il sindaco «è troppo tardi, bisognava pensarci prima».
Adriana Poli Bortone si è presentata in sala giunta, a Palazzo Carafa, carte alla mano, per fare il punto e spiegare che Lecce ora non ha più bisogno della Regione per gestire queste risorse ottenute con bandi diretti. E c’è un colpo di scena: torna in campo, con 25 milioni di euro da spendere, il progetto di un porto turistico per San Cataldo. Qualcuno credeva che l’idea fosse tramontata, ma l’amministrazione sta pensando a una lunga passerella, per realizzarlo a circa 100 metri dalla spiaggia, riducendo l’impatto sulla costa. Il sindaco lo presenta come un «porto turistico innovativo e sostenibile».
La darsena sarà completata con l’utilizzo dello spazio a mare, realizzazione di banchine portuali, yacht club, ristorante, un’area servizi con centro commerciale e foresteria, la sede della capitaneria di porto e strutture per un cantiere navale: tanti servizi e posti barca.
Per la riqualificazione e rigenerazione della fascia costiera ci sono in campo 55 milioni (15 milioni per il 1º stralcio funzionale). Il progetto è quello di realizzare opere di valorizzazione del patrimonio storico culturale archeologico e delle archeologie industriali: saranno recuperate le torri costiere, migliorata la viabilità e l’accessibilità della costa con progetti sostenibili ed ecologici. Sarà realizzata la messa in sicurezza delle infrastrutture stradali utilizzando materiale ecocompatibile e sostenibile, a tutela della permeabilità dei suoli. Nelle marine nasceranno nuovi parcheggi ecologici e sostenibili e saranno promosse attività sportive nautiche. Alcuni fondi saranno impiegati per i nuovi impianti di videosorveglianza.
Tante risorse anche per valorizzare la Lecce dell’Antica Roma: il governo garantisce 18 milioni. L’opera in questione riguarda la fruizione di piazza Sant’Oronzo e l’ampliamento degli scavi dell’Anfiteatro romano. Si scaverà su via Alvino e bisognerà pensare a un nuovo passaggio: in campo c’è il vecchio progetto di un ponte, ma saranno discusse altre soluzioni. Si sta pensando agli scavi aperti al pubblico, con gli archeologi che spiegano, passo dopo passo, quello che si scopre e quello che sta accadendo.
Le Mura urbiche saranno completate con 4 milioni e 800mila euro del Fondo di sviluppo: si procederà al recupero statico, architettonico e funzionale, compreso lo svuotamento del fossato. Il tratto superstite delle mura sarà collegato con l’Arco trionfale di Carlo V. Saranno riqualificate e sistemate le aree dell’ex Circolo tennis e Corte Licci.
Ancora: 4,5 milioni saranno destinati alla prosecuzione della messa in luce, tutela, salvaguardia, sistemazione e valorizzazione ai fini della fruizione pubblica del Parco archeologico dell’Antica Rudiae, che dovrà essere reso più accessibile. E 17 milioni saranno dedicati agli interventi di tutela e recupero degli habitat costieri (San Cataldo, Frigole, Spiaggiabella, Torre Chianca, Torre Rinalda) e alla difesa dei litorali sabbiosi dai fenomeni di erosione. Tra gli interventi, la riduzione delle strade per opere di rinaturalizzazione e connessione attraverso percorsi pedonali continui di aree un tempo lacustri e palustri. Previsti interventi per arginare il rischio idrogeologico, dall’erosione costiera, dalla perdita di biodiversità e geodiversità e per la valorizzazione del territorio. «Dobbiamo ringraziare il vicepresidente della Commissione europea, Raffaele Fitto, per quello che ha fatto per la provincia di Lecce (che ha ottenuto oltre 648 milioni di euro, ndr), per l’attenzione che ha avuto con il Fondo di coesione, così generoso - sottolinea la prima cittadina di Lecce - Questi fondi, ottenuti con bandi diretti, servono a portare avanti il progetto di una città dalla dimensione euromediterranea. Il filo diretto con Fitto è provvidenziale».