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Veglie, arriva la tutela per il bosco di Lupomonaco: ora si punta al riconoscimento dell’Europa
Accolta dalla Regione la richiesta di Italia Nostra. Esulta anche il consigliere Casili: «Impegno perché diventi sito di interesse comunitario»
VEGLIE - L’area privata con “pseudo-steppa” in località “Lupomonaco”, tra la zona a macchia di proprietà comunale e la circonvallazione, verrà presto riclassificata “a prati e pascoli” e inserita nel Piano paesaggistico territoriale regionale (Pptr). La notizia dell’accoglimento della specifica richiesta di rettifica, presentata nel 2019 dalla Sezione Sud Salento di Italia Nostra, è stata comunicata ai soggetti interessati con una nota del Dipartimento “Ambiente, Paesaggio e Qualità urbana” della Regione Puglia. Si tratta di un atto rilevante, che precede l’approvazione definitiva dell’aggiornamento delle relative cartografie del Pptr da parte della Giunta regionale. È stato verificato, in sostanza, che per la zona in questione vi sono tutti i requisiti per considerarla di particolare interesse naturalistico e paesaggistico.
«Poiché l’area, dalle rilevanti caratteristiche fisionomico/strutturali, floristico/vegetazionali e fitosociologiche - affermano Mario Fiorella e Marcello Seclì, di Italia Nostra Sezione Sud Salento - era stata oggetto di azioni vandaliche, attraversata da diversi incendi e da tentativi di urbanizzazione, avevamo chiesto al Comune di Veglie, nel 2018, di porre in essere una serie di azioni per tutelare adeguatamente questa area naturale e di non approvare le istanze per la realizzazione di interventi edilizi nelle particelle ricadenti nella relativa fascia di rispetto. Nel prendere atto favorevolmente della nota della Regione, Italia Nostra fa voti al presidente Michele Emiliano e alla Giunta regionale affinché, espletate le ultime procedure, si provveda al più presto ad approvare tale decisione in via definitiva».
Nel tempo, nell’ambito della battaglia per la tutela e valorizzazione di “Lupomonaco”, hanno collaborato e svolto un ruolo “fondamentale” il naturalista Fabio Coppola, l’agronomo Bruno Vaglio e il consigliere regionale Cristian Casili. «Abbiamo messo - sottolinea Casili - un altro tassello per arrivare al riconoscimento del Sic. Parliamo di un sito unico che insiste su un’area di 25 ettari, con un habitat naturale e delle specie di particolare rilevanza floristico/vegetazionale. Sono impegnato da anni per la valorizzazione di questo luogo unico e, nel 2018, grazie ad una mia mozione, la Regione si è impegnata per far sì che il bosco di Lupomonaco diventasse un Sito di interesse comunitario. Ora che finalmente è stata cristallizzata la riclassificazione dell’area di Lupomonaco nel Pptr, giungeremo presto a questo obiettivo».