Turismo

C’è un lido di Otranto tra i 10 più belli d’Italia

Maristella Massari

«La Castellana» nella classifica stilata dalla rivista «Vogue»

OTRANTO - Una caletta incastonata tra la lussureggiante vegetazione degli alberi di gelso, il biancore abbacinante della sabbia fine di Otranto e il turchese del basso Adriatico che regala al Salento il suo inarrivabile marchio di fabbrica. Baciato dalla natura e rispettato dalla mano dell’uomo, è così che il lido «La Castellana» ad Otranto si è guadagnato un posto d’onore tra i dieci stabilimenti balneari più belli d’Italia. Almeno secondo una classifica stilata dalla rivista di moda e costume «Vogue» che, dopo aver fatto il giro del Belpaese, ne ha tratto una guida arrivata in questi giorni sugli scaffali delle librerie. Tre i criteri di selezione: eleganza, bellezza e sostenibilità. Il lido salentino è al al settimo posto tra le proposte più incantevoli dell’estate.

«Incastonato in due calette naturali e raccolte, lo stabilimento offre un ambiente unico, elegante ed un’atmosfera riservata - si legge nell’home page del suo sito - cucina semplice ma ricercata sotto la pergola di fronte al mare si possono gustare cocktail con i piedi nella sabbia».

La guida di «Vogue» scrive: «La tranquillità in Puglia sta diventando sempre più difficile da trovare, perché il turismo di massa ha particolarmente preso d’assalto la regione dove il mare assume tonalità e trasparenze davvero incantevoli. Per trovare una dimensione “protetta”, val la pena di arrivare fino a Otranto dove si trova il beach club della famiglia Capasa, fondatori di Costume National, con Carlo Capasa oggi al vertice di Camera Nazionale della Moda Italiana.

Eleganza, bellezza e sostenibilità sono i valori che contraddistinguono il loro Lido La Castellana, immerso nel verde, posizionato tra due calette intermezzate da un piccolo promontorio. L’acqua delle docce sgorga direttamente dalla roccia, le capanne bianche e blu sono perfettamente integrate nell'ambiente e ovunque regna un gradevole silenzio di benessere. Si pranza all'ombra di una grande pianta, degustando primi di pesce, pescato del giorno e specialità della cucina salentina come le pinse e le frise. Si ha la sensazione di vivere in un ambiente del quale è stata rispettata l'essenza: mare cristallino incastonato in una vegetazione rigogliosa e rilassante».

La titolare del lido, Maria Luisa Capasa, non nasconde la sua soddisfazione, pur sottolineando il grande senso di responsabilità che un riconoscimento così importante impone.

«È un risultato importante per la nostra terra, per la Puglia e il Salento in particolare. Un riconoscimento che ci onora, non lo nascondo, ma che sicuramente prima di ogni altra cosa ci sprona a fare meglio. Noi partiamo dal principio - spiega Capasa - che per il turismo va curato di una cura costante, nulla è stabile e nulla ti viene regalato. Devi cercare di migliorarti ogni anno, altrimenti il lavoro che hai fatto si logora».

La famiglia Capasa, di cui Maria Luisa è vulcanica capostipite, da 30 anni si prende cura di questa piccola perla sul litorale di Otranto. Tra i punti di forza del lido non c’è solo un mare da bere. «C’è una storia dietro questi luoghi - racconta donna Maria Luisa -, perché prima di noi di questo angolo di paradiso si prendeva cura un architetto. A lui il merito di non aver mai snaturato questa piccola baia. Noi abbiamo proseguito in questo cammino di rispetto della natura».

Anni luce distante dal principio di massa, lo stabilimento offre un centinaio di ombrelloni o poco più.

«Per nostra scelta qui non c’è musica, non ci sono pedalò, niente di niente. Abbiamo rispettato la natura anche nei colori. C’è molto bianco, le cabine hanno un gusto “retrò” a strisce verticali bianche e azzurre. Chi arriva qui deve poter entrare in contatto con la bellezza e cogliere gli umori di questo angolo di Otranto. Mi piace dire che questa è una spiaggia in tutta la sua naturalezza. Ce ne siamo presi cura con devozione - racconta Capasa -. Dietro al canneto naturale che incornicia la spiaggia c’è tantissimo lavoro».

E poi c’è il fattore umano. «Con chi sceglie di trascorrere del tempo qui da noi c’è un rapporto quasi d’affetto - spiega la titolare del lido La Castellana -. Questa è una creatura, la nostra creatura e siamo lieti e onorati che ci sia stato dato questo riconoscimento. Ma in Puglia ci sono lidi altrettanto belli. La Puglia cresce ogni anno e impara da se stessa a migliorare servizi e accoglienza. Tutti gli operatori del settore investono sia attraverso risorse finanziarie che con impegno e dedizione costante e come è evidente i risultati arrivano. Oltre al nostro stabilimento molte strutture ricettive hanno ricevuto riconoscimenti di pregio e questo è dovuto alla determinazione e alla perseveranza degli imprenditori del nostro territorio».

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