Personaggi

La salentina Maria De Giovanni al Parlamento Europeo con la sua storia di lotta e coraggio

L'Ufficiale al Merito della Repubblica e Commendatore a Bruxelles per presentare il suo libro e discutere di disabilità, accessibilità e opportunità

Dal Salento a Bruxelles, Maria De Giovanni, di Borgagne (Le) vola al Parlamento Europeo per presentare il suo libro. Dopo il titolo di Ufficiale al Merito della Repubblica e quello di Commendatore, è stata una grande emozione per Maria poter discutere in Parlamento di disabilità, accessibilità e opportunità. «È un onore e un piacere per me poter accogliere al Parlamento
europeo Maria De Giovanni, Presidente dell'Associazione Sunrise onlus - Il mare di tutti e una delle donne del Salento più premiata per il suo impegno a favore dei più fragili» - così l'eurodeputata di Fratelli d'Italia Ecr, Chiara Gemma, che in seno alla settimana dedicata alla disabilità ha promosso la presentazione del libro autobiografico di Maria De Giovanni «Sulle orme della
sclerosi multipla. La rinascita».

«Maria è una mia conterranea salentina con sclerosi multipla che si è distinta per il suo lavoro nel sociale ricevendo più di 80 riconoscimenti e che oggi narrandoci della sua rinascita, accende insieme a me i riflettori su un tema importante come quello dell'inclusione. Lungo il solco tracciato dalla prima Settimana dei diritti delle persone con disabilità del Parlamento europeo, l'incontro vuole essere un'occasione per dare voce alle disabilità invisibili, che troppo spesso vengono trascurate o sottovalutate». Maria, la paladina delle persone più fragili, ha dialogato con il giornalista Mediaset Leonardo Panetta, che di fronte alla grinta della donna ha detto: «A volte non c'è bisogno di parlare, bisogna invece sapere ascoltare e Maria racconta la sua vita che è un esempio per ognuno».

«Sono onorata e soddisfatta - afferma l'autrice - di questo invito. Il coraggio di non mollare mai è il primo ingrediente per vivere la vita. Essere nella Casa Europea è per me un grande traguardo, poiché credo che la condivisione di tematiche come la sclerosi multipla, mi consente di essere la voce di chi non ce l'ha. Le malattie possono essere un'opportunità, quella di dare un senso alla propria vita mettendosi a disposizione degli altri. Solo sbattendo la porta al pregiudizio e alla discriminazione una patologia diventa una rinascita».

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