La storia

Salento, studenti molestati sul bus? L’autista finisce sotto processo

Angelo Centonze

Il 48enne è agli arresti per violenza sessuale su minorenni, gli episodi lungo il tragitto per Casarano

Finisce sotto processo l’autista di un pulmino privato accusato di ripetuti abusi sessuali su alcuni studenti minorenni.

Al termine dell’udienza preliminare, nella giornata di ieri, il gup Giulia Proto ha rinviato a giudizio un 48enne del Basso Salento.

Il giudice ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio del pm Luigi Mastroniani. L’imputato, difeso dall’avvocato Fabrizio Mangia, non ha chiesto riti alternativi e potrà difendersi dalle accuse nel corso del dibattimento. Il processo si aprirà il 4 ottobre davanti ai giudici della prima sezione collegiale. L’autista si trova sempre ai domiciliari dopo l’arresto del gennaio scorso.

L’imputato risponde delle accuse di violenza sessuale aggravata e adescamento di minorenni.

Intanto, nel corso dell’udienza preliminare, i familiari di una delle vittime si sono costituiti parte civile con l’avvocato Gabriella Mastrolia.

L’inchiesta è scattata dopo la denuncia del padre di un ragazzo. I fatti si sarebbero verificati per ben 6 anni ed in particolare tra il 2016 ed il 2022. In base a quanto ricostruito nel corso delle indagini, l’autista di un pulmino privato che eseguiva il servizio di trasporto degli studenti dalla loro abitazione di un paese del Basso Salento fino agli istituti superiori di Casarano e viceversa, avrebbe abusato di sei ragazzini (di età compresa tra i 14 ed i 16 anni), dopo averli adescati con varie scuse, lusinghe e complimenti.

Alcuni episodi si sarebbero verificati sul pulmino e vengono contestati all’imputato una serie di baci e palpeggiamenti nelle parti intime. Non solo, l’uomo avrebbe adescato alcuni studenti attraverso messaggi whatsapp. E dopo avergli dato appuntamento nel proprio garage, li avrebbe costretti a subire atti sessuali.

Le presunte vittime sono state ascoltate in forma protetta, durante le indagini, alla presenza di una psicologa. Inoltre, sono stati sequestrati una serie di supporti informatici. E sono venuti alla luce svariati messaggi con cui l’autista del pulmino avrebbe adescato gli studenti.

E nel mese di gennaio scorso, l’autista venne raggiunto da un’ordinanza di misura cautelare ai domiciliari, a firma del gip Laura Liguori, eseguita dai carabinieri. L’istanza era stata avanzata dal pm Luigi Mastroniani che aveva chiesto la custodia cautelare in carcere.

L’arrestato, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, si è difeso dalle accuse, fornendo la propria versione dei fatti.

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