Il caso
Bimbo si gettò dal primo piano, genitori condannati a Lecce
Il padre dormiva e la madre era al lavoro: così il piccolo di appena tre anni si era lanciato da una finestra. La pena, per i due imputati, è stata sospesa con non menzione.
LECCE - Hanno patteggiato la pena, rimediando una condanna a quattro mesi per abbandono di minore. Si chiude così una vicenda giudiziaria per i genitori di una bambino che - gettatosi dal primo piano - era finito in ospedale. Il padre dormiva e la madre era al lavoro: così il piccolo di appena tre anni si era lanciato da una finestra. La pena, per i due imputati, è stata sospesa con non menzione.
La sentenza è stata emessa dalla giudice Francesca Mariano che ha accolto la richiesta di patteggiamento concordata dall’avvocato Cinzia Vaglio e dalla pm Giorgia Villa. La vicenda risale al 21 luglio del 2022 in un paese della provincia. Il bambino - stando alla ricostruzione dei fatti - aveva cominciato a vagare in casa piangendo perché non trovava i genitori. La madre si era recata al lavoro mentre il papà ancora dormiva e non si era accorto che il figlioletto era già sveglio. Fatto sta che il bambino bambino, approfittando di una finestra aperta al primo piano e di una sedia poggiata sotto, è salito sulla sedia per poi lanciarsi fuori. Fortunatamente, alcuni vicini hanno subito notato il piccolo per terra ed hanno chiesto l’intervento degli operatori del 118 e della Polizia locale.
Il piccolo è stato subito trasportato in ambulanza in ospedale, dove è stato ricoverato per alcuni giorni sotto osservazione ma non è mai stato in pericolo di vita. Nel frattempo i carabinieri del hanno avviato le indagini per cercare di ricostruire la vicenda. Sono state raccolte le testimonianze dei vicini che avevano soccorso il bambino e degli stessi genitori. Questi ultimi hanno confermato la loro versione dei fatti. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio, entrambi hanno scelto di patteggiare la pena. Il figlio era formalmente assistito dall’avvocata Antonietta Di Santo