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Salento, la superperizia sulla morte del dj Ivan Ciullo conferma ipotesi suicidio

 
Redazione online

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Dj salentino impiccato, indagata la pm

Fu trovato impiccato all’età di 34 anni ad un albero di ulivo nella campagna di Acquarica del Capo all’alba del 22 giugno 2015

Martedì 28 Febbraio 2023, 11:15

12:03

LECCE - La superperizia disposta dal gip di Lecce Sergio Tosi durante l'incidente probatorio per accertare mezzi, modalità e tempi della morte di Ivan Ciullo, il dj di Racale trovato impiccato all’età di 34 anni ad un albero di ulivo nella campagna di Acquarica del Capo all’alba del 22 giugno 2015, conferma l'ipotesi del suicidio, come ha sempre sostenuto la Procura di Lecce. La perizia, tuttavia, non fornisce elementi utili per arrivare alla verità. Nella relazione i tre periti incaricati dal giudice, il medico legale Riccardo Zoia, l’informatico forense Silverio Greco e l’ingegnere forense Antonio Vernaleone rispondono ai quesiti posti dal gip ipotizzando una plausibile ricostruzione dei fatti poiché è impossibile dare risposte certe a causa della mancanza di indagini scientifiche svolte nell’immediatezza del ritrovamento del corpo e successivamente. Ad esempio l’autopsia fu eseguita solo quattro anni dopo, quando il caso fu riaperto a seguito dell’opposizione della famiglia alla richiesta di archiviazione dell’indagine. Nei prossimi giorni è attesa la decisione del pm che, alla luce di quanto emerso dalla relazione peritale, dovrà decidere se disporre ulteriori indagini per dare risposta ai quesiti irrisolti o avanzare nuova richiesta di archiviazione. I genitori di Ivan Ciullo non hanno mai creduto al suicidio e ritengono, sulla base delle perizie, che il figlio sia stato ucciso per strangolamento. Nell’inchiesta è indagato per istigazione al suicidio l’amico con cui il giovane dj aveva una relazione sentimentale.

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