Arte
«Domus Artist Residency_In Residence», nella dimora di Domus a Galatina l'evento con aperitivo e talk
In programma domani, sabato 29 ottobre, in Arco Cadura 15
Un crocevia di scambi e stimoli in cui la comunità incontra progetti d’arte, cura e mobilità di artisti emergenti. Sono le residenze mensili del progetto Domus Artist Residency_In Residence, che fino a giugno 2023 accolgono artisti dal mondo, nella dimora storica di Galatina, sede dell’Associazione DOMUS.
Durante lo studio visit di sabato 29, a partire dalle 17.00 e fino a sera sarà possibile conoscere ed approfondire il lavoro svolto durante il mese di ottobre dalla coppia di artiste, Reem Marji e Aya Bseiso che, partendo da una ricerca in Giordania, Palestina e Libano, si immergono e si connettono con il territorio salentino attraverso un’azione tra geologia, letteratura, poesia, arte e performance. Come afferma Reem Marji : «Venire a Galatina è stata un'esperienza molto bella, arrivare il giorno della festa, ci ha fatto pensare molto alla collettività, allo spettacolo e al teatro e l'atto di testimonianza collettiva in relazione al mare; abbiamo iniziato la nostra ricerca iniziale in Giordania, Palestina e Libano, quando siamo venute in Italia abbiamo visitato ogni giorno diverse città e siti e ci siamo chiesti, cosa significa guardare verso casa da una sponda diversa? Con una geografia molto simile, piena di cactus, il fiore della resistenza, e gli ulivi di una terra fertile. Così noi e un gruppo di amici abbiamo iniziato ad avere alcune conversazioni che hanno consentito un modo diverso di guardare alle possibili connessioni tra il mare, il femminile, lo storico e il performativo. La nostra ricerca riunisce uno studio di argomenti di geologia, letteratura, poesia, arte e performance, per creare una struttura concettuale che consenta una speculazione sull'immaginario di altri mondi e sulla stratificazione delle temporalità».
Oltre alla coppia artistica Marji- Bseiso, sarà possibile conoscere ed approfondire il lavoro di due artiste italiane in transito a DOMUS sia nel mese di novembre che nei prossimi mesi di residenza, impegnate a portare il loro progetto fotografico in diversi territori del Sud Italia. Le parole dell’artista Teresa Antignani «“Martyrion” è un progetto che sto realizzando con la fotografa Sara Terracciano, di carattere performativo e fotografico, nato pensando a tutto ciò che ha a fare con la presenza del corpo, il suo abuso, e la sua resistenza, facendo propri codici estetici riconducibili al Barocco. È un progetto che attraversa i luoghi della depredazione di risorse e della violenza folle esercitata sui territori, per denunciare la sete di profitto che muove gli investimenti e le decisioni sulle politiche ambientali (che nulla hanno a che fare con le naturali propensioni e vocazioni territoriali) e documentarne gli effetti tramite le parole di chi in prima persona si espone».
I partecipanti alle residenze, selezionati ogni mese attraverso una call pubblica internazionale,arrivano a Galatina a lavorare per un periodo di un mese negli spazi della dimora storica sede dell’Associaizone e a contatto con il territorio, ad un progetto in linea con le tematiche di ricerca di DOMUS Artist Residency. Fondata da Romina De Novellis nel 2019 e interamente dedicata al Mediterraneo, DOMUS, residenza internazionale per l'arte contemporanea e la ricerca, si caratterizza per un approccio trasversale, inclusivo ed eco-femminista alle questioni di genere, all'ambiente e ai flussi migratori.
La residenza utilizza i suoi spazi come luogo di condivisione, creazione di processi e dialogo, con la partecipazione di ospiti e partner internazionali. La Puglia e il suo territorio, nel cuore del Mediterraneo, rappresentano un campo di osservazione rilevante per analizzare le relazioni di cura e potere sotto il prisma della vulnerabilità umana e dell’ecologia.