L'iniziativa

«You are not alone», studenti leccesi creano gemellaggio sul web con le classi in Ucraina

Redazione online

Un progetto concepito in poco più di un giorno dai ragazzi dell'Istituto Galilei-Costa-Scarambone del capoluogo

È stato concepito due giorni fa e in meno di 36 ore è già operativo online, parliamo di una nuova e semplicissima piattaforma in Internet realizzata da un gruppo di studenti salentini che ha l’obiettivo di creare un ponte web di comunicazione tra le classi scolastiche italiane e quelle ucraine in questo difficilissimo periodo. Il claim principale del progetto è: “NON SIETE SOLI”.

Il servizio si chiama “Student 2 Student” ed è raggiungibile all’indirizzo www.student2student.net. È stato ideato dagli studenti della classe 3°Q dell’Istituto “Galilei-Costa-Scarambone” di Lecce e realizzato in collaborazione con i compagni più giovani della classe 1°A della stessa scuola, coordinati dai docenti Elisabetta D’Errico e Daniele Manni.

Il concetto di base è molto semplice, il servizio offre agli studenti italiani la possibilità sia di proporre la propria classe che di cercare una classe in Ucraina con cui iniziare a comunicare e interagire. La stessa cosa vale per gli studenti e le classi Ucraine. Il servizio è stato appena pubblicato sul web e ora gli studenti ideatori stanno individuando e applicando strategie per raggiungere ed informare i loro colleghi in Ucraina.

«Da quando è iniziata l’invasione in Ucraina sentiamo sempre parlare di mamme, di bambini, di uomini e di soldati, mai di studenti – raccontano gli ideatori – e ci siamo chiesti se stanno continuando ad andare a scuola, se sono spaventati e con che stato d’animo stanno vivendo questa tragedia. Siccome i nostri prof ci insegnano sempre che, quando c’è un problema, bisogna “fare” qualcosa di concreto e non starsene con le mani in mano, abbiamo pensato di agire e realizzare quello che sappiamo fare meglio, ossia usare il web per creare un ponte tra le nostre nazioni e permettere un primo contatto. Una volta che giungeranno le adesioni, sul sito si troveranno le mail delle classi che vogliono interagire, dopo la prima mail che serve ad allacciare i rapporti, saranno poi i singoli studenti a decidere come comunicare tra loro e con quale strumento, Whatsapp, Telegram, Messenger, etc. Ci è piaciuto mettere in connessione le “classi” anziché i singoli studenti perché riteniamo sia più bello interagire in gruppo e non individualmente. Noi stessi non vediamo l’ora di entrare in contatto con una classe di nostri coetanei.» 

«È un’idea bellissima – ha commentato la dirigente della scuola, Addolorata Mazzotta – ancora una volta gli studenti sono stati in grado di sorprenderci, sia per quanto concerne la sensibilità e la voglia di dare una mano che per la creatività, competenza e operatività. Pensare che dall’idea alla realizzazione e pubblicazione del sito web sono passate solo 36 ore, fa capire quanta passione ci mettono.» Ricordiamo che sempre in questa scuola è nato il noto movimento anti bullismo “Mabasta”, il quale oggi è diventata una vera e propria impresa sociale e dà lavoro a chi se ne occupa.

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