blitz del Nil

Sicurezza nei cantieri, controlli a tappeto nel Leccese

Redazione online

Denunciato un imprenditore: si faceva restituire dai dipendenti parte del loro stipendio

Lecce - Lavoro nero e poca sicurezza nei luoghi di lavoro. È la sintesi dei controli svolti nell'ultima settimana dai militari del Nucleo ispettorato del lavoro di Lecce. 

Nell'arco della settimana sono state ispezionate 32 aziende, di cui 22 operanti nel campo dell'edilizia e 10 agricole.  A Nardò la situazione più grave. In dodici imprese edili, infatti, sono stati scoperti 7 lavoratori in nero. Per duie aziende è scattato il provvedimento di sospensione. Ad Ugento, in località Torre Mozza, poco rispetto delle norme di sicurezza in due cantieri edili. Mancavano i parapetti col rischio che gli operai potessero precipitare al suolo. 

Lavoro nero anche a Lecce, dove su otto delle aziende controllate una aveva assunto in nero quattro operai. Anche in questo caso è scattata la sospensione dell'attività. Irregolarità anche in dieci aziende agricole di Copertino e Nardò, ma per mancata sorveglianza sanitaria degli operai impiegati nei campi. 

Il bilancio finale è stato di 11 lavoratori in nero e 48 irregolari. Comminate sanzioni amministrative per 50mila euro e ammende per 160mila. 

Nei giorni scorsi il Nil aveva scoperto un imprenditore  che per oltre due anni aveva preteso dai dipendenti la restituzione di parte della loro retribuzione. Due di loro hanno avuto il coraggio di denunciare. Adesso l'imprenditore è stato denunciato per estorsione.

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