In Puglia e Basilicata
ACCADDE OGGI
L'antica pagina della Gazzetta del Mezzogiorno
17 Giugno 2022
Annabella De Robertis
«Querela e controquerela» è il titolo del trafiletto che compare il 17 giugno 1922 sul «Corriere delle Puglie», firmato dal direttore, Leonardo Azzarita. Gli ex amministratori e sindaci del Sindacato Pugliese Infortuni hanno sporto querela contro il direttore responsabile del quotidiano, Castellani, per ingiurie e diffamazione. Finalmente, dice Azzarita, hanno preso il coraggio a due mani: «Questi signori che ben conoscevano essere io l’autore dei commenti per i quali hanno creduti di querelarci, che hanno audacemente insinuato contro la mia persona e la mia attività professionale, e che sanno com’io non sia abituato a sfuggire alle mie responsabilità, questi signori fingono d’ignorare che io, soltanto io, sono responsabile dei commenti editoriali del giornale che dirigo, che io, soltanto io, ho scritto i commenti che essi hanno creduto di ritenere diffamatori ed ingiuriosi».
Nel maggio del ‘22, infatti, è comparso sul quotidiano un riferimento alla pessima gestione del Sindacato: i vecchi dirigenti, asserviti agli interessi elettorali, avrebbero utilizzato «sistemi di basso affarismo».
Azzarita è a capo del «Corriere delle Puglie» da un anno: «Non da oggi, né da ieri, ma sin da quando assunsi la direzione di questo vecchio ed onorato foglio, io manifestai la mia costituzionale avversione a tutti gli intrighi e a tutti gli intriganti, a tutte le cricche e a tutte le camarille che irretiscono la vita pubblica della nostra città e della nostra provincia», si difende Azzarita, annunciando di aver già controquerelato, a sua volta, i vecchi amministratori. A causa di queste e di altre ingerenze politiche e commerciali, nonché della concorrenza della neonata «Gazzetta di Puglia» di Gorjux, nel gennaio 1923 Azzarita sarà costretto a lasciare la direzione del giornale.
Sant’Antonio a Taranto «Riuscitissima è stata a Taranto la tradizionale festa del Taumaturgo S. Antonio da Padova», si legge sulle pagine della cronaca locale del «Corriere» di cento anni fa. «La processione assunse un’imponenza davvero solenne, allorquando il Santo giunse in piazza Fontana. Una immensa fiumana di popolo seguiva religiosamente la Statua, mentre alla folla s’inginocchiava al passaggio. Lungo la popolosa via Garibaldi avvennero scene commoventissime: fedeli che, facendo fermare il Santo, piangendo offrivano doni e ceri. Una donna prostrata dinanzi alla miracolosa Statua, offrì un ricco anello ed orecchini di brillanti. Giunta la processione dove abitano le famiglie dei marinai morti l’anno scorso in mare, durante la pesca, si verificarono scene di commozioni…».
Altri contenuti dalla Sezione:
PRIMO PIANO
Lascia un commento:
Condividi le tue opinioni su