In Puglia e Basilicata
Accadde oggi
19 Maggio 2022
Annabella De Robertis
Il grande teatro va in scena al Petruzzelli: di questo si occupa il Corriere delle Puglie di cento anni fa. «La distinta artista Virginia Balistrieri ieri sera si presentò al nostro pubblico per il suo spettacolo d’onore, in due produzioni diverse, perché nell’interpretazione di due caratteri antitetici, si potesse apprezzare il suo gran merito artistico».
Nata a Trapani nel 1888, Virginia Balistrieri ha iniziato a recitare al fianco del grande attore teatrale siciliano Giovanni Grasso ed ha esordito nel cinema muto nel 1914, sotto la direzione di Nino Martoglio. Negli anni Venti si dedica essenzialmente al teatro, fatta eccezione per l’importante interpretazione del ruolo di Santuzza in Cavalleria rusticana di Mario Gargiulo.
Grande il successo a Bari il 18 maggio ‘22: «Fu festeggiatissima in “Taddarìa” come nel “Capitano Senio”, suscitando nel pubblico brividi di commozione e sorrisi di compiacimento, tanto la sua arte fu piena di naturalezza espressiva. In “Taddarìa” l’artista interpretava il personaggio di Pipina, una di quelle disgraziate che, travolte dalle vicende della vita, scendono fino all’ultimo gradino della scala sociale, avendo per méta finale o la miseria o il carcere. La potenzialità drammatica che la Balistrieri mise in quella parte, fu grande; essa rivelò l’angoscia di un’anima lacerata che cova latente il desiderio della vendetta. E nello scoppio feroce dello sdegno per il seduttore, nel cinico disprezzo della sua vita sciagurata, l’artista rivela tanta potenza di passione, che il pubblico rimase come oppresso da un incubo, in attesa della fine tragica del dramma. Calato il sipario, fu una calorosa, entusiastica ovazione».
Subito dopo, dunque, il cambio di scena: l’attrice passa a interpretare «una giovinetta tutta grazia, tutta ingenuità»: Tina nel “Capitano Senio”. «L’artista aveva compiuta una vera metamorfosi: i dispettucci al cugino, le lusinghe della ragazza viziata, le segrete confidenze di un animo puro furono rese con calore espressivo e simpatico. Ed anche in questa commedia del Martoglio, la serata meritò dal pubblico applausi calorosi e nutriti». Insieme a lei sul palco il grande Giovanni Grasso, che non poteva rendere meglio il disappunto e difetti di un vecchio brontolone sempre in urto con sua sorella, scrive il critico teatrale del Corriere.Dal ‘39 in poi Virginia Balistrieri reciterà in numerosi film accanto a Umberto Spadaro, Vittorio De Sica, Virna Lisi, Anthony Quinn e Vittorio Gassman: celebre è la sua apparizione del 1956 in Maruzzella di Luigi Capuano.
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