Udine - Mamma uccide figlio di 7 anni
UDINE - Una donna di 41 anni ha ucciso il figlio di sette questa mattina a Udine nel suo appartamento a Molin Nuovo (Tavagnacco, Udine) in via Montasio. Dalle prime informazioni la donna, che ha anche una figlioletta, ha colpito il bambino con alcune coltellate al petto e all'addome dopo un litigio. Il bimbo sarebbe morto quasi all'istante. Sembra che la donna abbia anche tentato anche di uccidere la piccola, ma sarebbe stata bloccata dal marito. Ora il marito e la bambina si trovano in Questura a Udine per rendere una testimonianza.
Dalle prime indagini la donna - che sembra fosse in cura per una forte depressione - con i due figli - un maschietto di sette anni e una bambina di 9 anni - si trovava sola in casa in quanto il marito era uscito. Il dramma è esploso verso le 8.30-9 quando la donna si è armata di un coltello ed ha ucciso il bambino e quindi si è avventata anche sulla figlioletta di nove anni che si è difesa con le mani e le braccia, rimanendo ferita. Ora è ricoverata all'ospedale di Udine; le sue condizioni non sono gravi. Nel frattempo il marito è rientrato in casa e si è trovato davanti al corpo privo di vita del figlio. Subito ha chiamato il 113 e una volante della Questura di Udine si è proiettata nell'abitazione. Ora le indagini vengono svolto dalla Squadra Mobile friulana diretta dal dott. Gaetano. Sul posto anche il sostituto Procuratore di Udine Giancarlo Bonocore. La donna, che si trova anche lei all'ospedale di Udine, è stata arrestata per omicidio volontario.
Quello di oggi è il secondo dramma familiare in Friuli dopo quello di due settimane fa a Tarcento (Udine) dove un uomo di 38 anni aveva ucciso il figlio di quattro e la moglie prima di suicidarsi.
UN OMICIDIO FATTO CON GRANDE EFFERATEZZA
Giancarlo Buonocore, il magistrato che coordina le indagini, ha parlato di omicidio commesso con «grande efferatezza».
«Il sangue del bambino era un pò ovunque - ha detto -. Il cadavere è stato trovato in cucina, dove - secondo il magistrato - è avvenuto l'infanticidio. Il bimbo era in pigiama». La donna, Noemi Deslizzi, di 41 anni - in cura in un centro di igiene mentale - ha colpito il figlio diverse volte uccidendolo sul colpo. La figlia, quando si è accorta di quello che stava accadendo, ha cercato di intervenire. È stata ferita, ma è riuscita a chiamare il padre, Stefano Lodolo, di 42 anni, un idraulico, che era appena uscito da casa per andare al lavoro.
L'uomo non ha potuto fare nulla. Solo constatare il dramma che si era consumato. La donna è stata arrestata per omicidio volontario. Insieme alla figlia è stata trasportata all'ospedale di Udine. È piantonata in stato di choc.
La villetta dove si è consumato il dramma, alla periferia nord di Udine, è stata posta sotto sequestro. Domani il magistrato chiederà la convalida dell'arresto della donna. Ha disposto l'autopsia sul corpo del piccolo per avere riscontri sulla dinamica dell'infanticidio.
Dalle prime indagini la donna - che sembra fosse in cura per una forte depressione - con i due figli - un maschietto di sette anni e una bambina di 9 anni - si trovava sola in casa in quanto il marito era uscito. Il dramma è esploso verso le 8.30-9 quando la donna si è armata di un coltello ed ha ucciso il bambino e quindi si è avventata anche sulla figlioletta di nove anni che si è difesa con le mani e le braccia, rimanendo ferita. Ora è ricoverata all'ospedale di Udine; le sue condizioni non sono gravi. Nel frattempo il marito è rientrato in casa e si è trovato davanti al corpo privo di vita del figlio. Subito ha chiamato il 113 e una volante della Questura di Udine si è proiettata nell'abitazione. Ora le indagini vengono svolto dalla Squadra Mobile friulana diretta dal dott. Gaetano. Sul posto anche il sostituto Procuratore di Udine Giancarlo Bonocore. La donna, che si trova anche lei all'ospedale di Udine, è stata arrestata per omicidio volontario.
Quello di oggi è il secondo dramma familiare in Friuli dopo quello di due settimane fa a Tarcento (Udine) dove un uomo di 38 anni aveva ucciso il figlio di quattro e la moglie prima di suicidarsi.
UN OMICIDIO FATTO CON GRANDE EFFERATEZZA
Giancarlo Buonocore, il magistrato che coordina le indagini, ha parlato di omicidio commesso con «grande efferatezza».
«Il sangue del bambino era un pò ovunque - ha detto -. Il cadavere è stato trovato in cucina, dove - secondo il magistrato - è avvenuto l'infanticidio. Il bimbo era in pigiama». La donna, Noemi Deslizzi, di 41 anni - in cura in un centro di igiene mentale - ha colpito il figlio diverse volte uccidendolo sul colpo. La figlia, quando si è accorta di quello che stava accadendo, ha cercato di intervenire. È stata ferita, ma è riuscita a chiamare il padre, Stefano Lodolo, di 42 anni, un idraulico, che era appena uscito da casa per andare al lavoro.
L'uomo non ha potuto fare nulla. Solo constatare il dramma che si era consumato. La donna è stata arrestata per omicidio volontario. Insieme alla figlia è stata trasportata all'ospedale di Udine. È piantonata in stato di choc.
La villetta dove si è consumato il dramma, alla periferia nord di Udine, è stata posta sotto sequestro. Domani il magistrato chiederà la convalida dell'arresto della donna. Ha disposto l'autopsia sul corpo del piccolo per avere riscontri sulla dinamica dell'infanticidio.