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Luxuria testimone di nozze Dal Vescovo "via libera"

Luxuria testimone di nozze Dal Vescovo "via libera"

 
Luxuria testimone di nozze Dal Vescovo "via libera"

Mercoledì 07 Novembre 2007, 00:00

02 Febbraio 2016, 19:41

Vladimir Luxuria FOGGIA - Il vescovo di Foggia, Francesco Pio Tamburrino, aveva detto «no» al deputato del Prc Vladimir Luxuria, che è transessuale, di fare da testimone alle nozze di una sua cugina nel Santuario dell'Incoronata di Foggia. In serata però ha cambiato idea, assicurando che Vladimir Luxuria «potrà tranquillamente fare il testimone di nozze avendo compiuto 18 anni, poiché‚ per la legge, per essere testimone, è sufficiente che una persona sia maggiorenne». Ma la polemica - le nozze si terranno il 18 settembre del 2008 - è gia innescata e non frenano diffidenze e pregiudizi storici.
A denunciare l'accaduto è stato lo stesso deputato "trasgender (transessuale) di Rifondazione e dalla Curia era giunta la conferma. «Se sei trans - ha denunciato Luxuria - non puoi fare da testimone di nozze a un parente. È un fatto gravissimo - aveva accusato - che dimostra ancora una volta la lontananza dei vertici ecclesiastici dalla comunità cattolica, sempre più aperta e tollerante. Per quanto mi riguarda - raccontava il parlamentare - ho accettato la richiesta di mia cugina e del futuro marito senza opporre alcun problema riguardo alla scelta di sposarsi con rito cattolico».
Le reazioni, a favore e contro, non si sono fatte aspettare. Tale atteggiamento da parte della Chiesa per il presidente del circolo di cultura Omosessuale Mario Mieli, Rossana Praitano, «è inaccettabile e rappresenta a pieno quello che la Chiesa cattolica fa da anni negandolo, una continua ed incessante discriminazione delle persone gay, lesbiche e transessuali».
Stefano Pedica, capo della segreteria politica dell'Italia dei valori, ha espresso «solidarietà a Vladimir Luxuria», che ha considerato «vittima dell'ennesima discriminazione ad opera di una Chiesa che continua a chiudere le porte agli omosessuali».
L' episodio, per il deputato socialista Franco Grillini, dimostra che «il Concordato è osservato solo dallo Stato italiano, un po' come le leggi che, come dice un noto politico, "per i poveri si applicano, per i ricchi si interpretano"».
«Cosa avrebbe dovuto testimoniare Vladimiro? Forse - si chiede invece il capogruppo Udc alla Camera, Luca Volontè - avrebbe tentato una conversione degli sposi alle teorie di genere e al "transumanesimo"?».
Mentre Luca Bellotti, deputato di An, ha affermato: «la collega Luxuria fa di un topolino una montagna. Nessuno le ha negato di dimostrare l'affetto che ha per la cugina facendo da testimone nel rito civile».
In serata la marcia indietro del vescovo, che annuncia un comunicato nel quale ribadisce che «in ogni caso il sacramento del matrimonio unisce un uomo e una donna».
Il ministro per i Diritti e le Pari Opportunità Barbara Pollastrini interviene subito e definisce «un atto di saggezza», la decisione dell'Arcivescovo di Foggia di ammettere Vladimir Luxuria come testimone nel matrimonio religioso di sua cugina.
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