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BOLOGNA
14 Gennaio 2016
BOLOGNA, 14 GEN - Vera Guidetti, farmacista di 62 anni che si uccise a Bologna dopo aver iniettato una dose letale di insulina alla madre, fu sentita con necessarie e sufficienti garanzie e nei suoi confronti non furono fatte pressioni indebite. Lo sottolinea l'atto con cui il plenum del Csm ha archiviato negli scorsi mesi il procedimento per incompatibilità ambientale con Bologna del procuratore aggiunto Valter Giovannini. Nei confronti del magistrato il pg della Cassazione ha invece avviato l'azione disciplinare, ritenendo violati i doveri di diligenza e correttezza. Giovannini sentì Guidetti insieme alla squadra mobile come testimone nell'ambito di indagini su un furto. Fu trovato nella casa dove la donna si uccise un biglietto in cui diceva che il Pm l'aveva trattata come una criminale e non le aveva creduto. Il Csm, archiviando, ha sottolineato tra l'altro come il sopralluogo di Giovannini nella casa dove la farmacista si era uccisa rappresenti e si qualifichi come una condotta "moralmente doverosa".
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