Cazzuola & lupara: a Trapani 6 arresti

TRAPANI - La Squadra mobile di Trapani ha arrestato con l'accusa di associazione mafiosa ed estorsione gli imprenditori edili Antonino Birrittella, 49 anni; Tommaso Coppola, di 66; Francesco Pace, di 64 e Antonino Spezia, di 52.
Il provvedimento del giudice per le indagini preliminari della Direzione distrettuale antimafia di Palermo è stato notificato in carcere ad Antonino Aleo, di 52 anni, e a Vito Russo, di 47, anche lui imprenditore edile.
Gli investigatori, attraverso le intercettazioni ambientali, sono riusciti a scoprire che Francesco Pace è il «reggente» del mandamento mafioso di Trapani e sarebbe anche al vertice di un comitato ristretto di imprenditori formato, in particolare, da Tommaso Coppola e Antonino Birrittella, i quali, secondo l'accusa, con il supporto di altri presunti affiliati, hanno riorganizzato il mandamento mafioso di Trapani.
Le intercettazioni hanno dato la possibilità agli investigatori di cogliere dal vivo vari summit di mafia ai quali partecipava un ristretto gruppo di «uomini d'onore riservati», e che si sarebbero svolti nelle sedi di note aziende locali, appartenenti a settori dell'imprenditoria, incaricati anche, per il ruolo di insospettabili, di custodire la contabilità derivante dall'attività del racket delle estorsioni.
Durante questi summit venivano date direttive per la manipolazione ed il condizionamento di appalti pubblici, in modo che i lavori venivano aggiudicati a imprese vicine ai boss.
Questo gruppo di imprenditori aveva anche un contatto mediato con esponenti mafiosi latitanti. In passato lo avevano avuto con il boss di Alcamo, Vincenzo Milazzo, deceduto alcuni anni fa e poi con Vincenzo Virga. Negli ultimi tempi i contatti erano con il vertice attuale di Cosa nostra e cioè con il boss latitante Matteo Messina Denaro.
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