Camorra: due omicidi in un'ora nel Napoletano
NAPOLI - Non si ferma la violenza della camorra a Napoli e nella sua provincia. Una giornata in cui forze dell'ordine e magistratura hanno ottenuto un importante successo, con l'arresto dei killer di due giovani innocenti, assassinati quattro anni fa solo perchè scambiati per "sentinelle" di un clan rivale, si chiude con due nuovi agguati avvenuti nello spazio di poche ore.
Due fronti diversi, l'area a Nord di Napoli e quella che punta verso la penisola sorrentina, ma un probabile denominatore comune: la guerra tra clan per il controllo di pezzi di territorio e affari sporchi.
Il primo agguato è avvenuto a Casoria, un comune dell'entroterra, e porta ancora una volta allo scontro che si sta consumando nel quartiere napoletano di Secondigliano dove da mesi si fronteggiano gli uomini del boss Paolo Di Lauro e i cosiddetti "Scissionisti", gli ex affiliati che stanno cercando di mettersi in proprio.
La vittima si chiamava Vincenzo Iorio, aveva 50 anni ed era pregiudicato. I sicari hanno fatto irruzione nella pizzeria "Paradiso" dove si trovava e hanno fatto ripetutamente fuoco. Secondo gli investigatori, l'uomo era vicino al gruppo degli «Scissionisti», in conflitto con i fedelissimi di Di Lauro per il controllo del traffico degli stupefacenti.
Meno di un'ora più tardi, la scoperta a Castellammare di Stabia di un altro delitto e anche in questo caso la matrice potrebbe essere una faida tra clan. Ciro Fasolino, di 58 anni è stato trovato ucciso nella propria abitazione in traversa Schito. Era ritenuto un personaggio di spicco della camorra stabiese.
L'uomo è stato raggiunto da cinque colpi di arma da fuoco e ferito è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia dove è morto subito dopo.
Fasolino era un ex cutoliano ed ex affiliato al clan Cesarano Gli inquirenti stanno vagliando l'ipotesi che questo omicidio si inquadri nell'ambito della faida in atto tra il clan D'Alessandro e gli scissionisti del clan Omobono-Scarpa che finora è costata quattro morti.
Il primo agguato è avvenuto a Casoria, un comune dell'entroterra, e porta ancora una volta allo scontro che si sta consumando nel quartiere napoletano di Secondigliano dove da mesi si fronteggiano gli uomini del boss Paolo Di Lauro e i cosiddetti "Scissionisti", gli ex affiliati che stanno cercando di mettersi in proprio.
La vittima si chiamava Vincenzo Iorio, aveva 50 anni ed era pregiudicato. I sicari hanno fatto irruzione nella pizzeria "Paradiso" dove si trovava e hanno fatto ripetutamente fuoco. Secondo gli investigatori, l'uomo era vicino al gruppo degli «Scissionisti», in conflitto con i fedelissimi di Di Lauro per il controllo del traffico degli stupefacenti.
Meno di un'ora più tardi, la scoperta a Castellammare di Stabia di un altro delitto e anche in questo caso la matrice potrebbe essere una faida tra clan. Ciro Fasolino, di 58 anni è stato trovato ucciso nella propria abitazione in traversa Schito. Era ritenuto un personaggio di spicco della camorra stabiese.
L'uomo è stato raggiunto da cinque colpi di arma da fuoco e ferito è stato trasportato al pronto soccorso dell'ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia dove è morto subito dopo.
Fasolino era un ex cutoliano ed ex affiliato al clan Cesarano Gli inquirenti stanno vagliando l'ipotesi che questo omicidio si inquadri nell'ambito della faida in atto tra il clan D'Alessandro e gli scissionisti del clan Omobono-Scarpa che finora è costata quattro morti.