Salute - Il batterio dei brufoli non è più un segreto: nel mondo felici 8 persone su 10

ROMA - E' stata «stampata» la carta d'identità genetica di un microrganismo odiato da otto persone su dieci nel mondo (soprattutto giovani), quante sono quelle affette da acne almeno una volta nella vita. Si tratta del batterio Propionibacterium acnes, responsabile di questa forma d'infezione cutanea ma anche di altre infezioni come le ulcere corneali. Il suo genoma è stato completamente sequenziato dall'equipe dell'Univeristà di Gottingen, in Germania e riportato sulla rivista Science di questa settimana. Oltre 2.300 geni quelli posseduti dal microrganismo, per un totale di 2.560.265 letterine di codice genetico, riferisce il coordinatore del team tedesco Holger Brueggemann. Molti dei geni sono già stati identificati come responsabili della malattia, presto dunque queste informazioni potrebbero tradursi in nuove terapie anti-acne.
L acne volgare, di cui P. acnes è responsabile, colpisce principalmente gli adolescenti ma non risparmia gli adulti e compare perlopiù sul viso, ma può interessare anche il collo, le spalle, la regione superiore del tronco. Il microrganismo abita le nostre ghiandole sebacee, è incapace di muoversi ma ha come dei rampini con cui aderisce alle cellule saldamente. Gli scienziati che hanno passato al setaccio il suo Dna, hanno già identificato alcuni geni per le "lipasi", gli enzimi chiave che innescano l'infezione. Infatti con questi enzimi il microrganismo è capace di rompere molecole di trigliceridi del sebo secreto dalle ghiandole in acidi grassi che hanno un forte potere irritante. Gli acidi grassi risultanti da questi tagli molecolari contribuiscono infatti ad innescare fenomeni infiammatori.
Inoltre gli scienziati hanno anche isolato geni per proteine immunogeniche che potrebbero essere coinvolte nel favorire l'infiammazione acneica. Tra tutti i geni isolati solo 35 non funzionano più, sono cioè pseudogeni di recente formazione secondo gli scienziati.
Oltre a questi geni gli esperti tedeschi hanno anche isolato quelli per le porfirine, un gruppo di proteine che possono reagire con l'ossigeno dando composti citotossici che danneggiano i cheratinociti, cellule della pelle, o altri stimolanti la produzione di citochine, sostanze tossiche per le cellule.
Tutte queste informazioni avranno un peso cruciale in successive ricerche volte a disinnescare, uno a uno, i tanti meccanismi che contribuiscono allo scatenarsi dell'infiammazione acneica.
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