Il ricordo
Michela Murgia, le parole di Nichi Vendola: «Addio sacerdotessa della parola» e le dedica una poesia
L'ex governatore pugliese ricorda in un post pubblicato sui social la scrittrice recentemente scomparsa
BARI - «Addio Michela! L’avevi annunciato al mondo che la fine era incombente» inizia così il toccante post di saluto per Michela Murgia vergato da Nichi Vendola. L'ex governatore pugliese ha pubblicato sui social il suo personalissimo addio alla scrittrice recentemente scomparsa: «A me lo avevi detto passeggiando per Trastevere, in un pomeriggio in cui ci siamo fatti mille confidenze. L’avevi detto che andavi via da questo mondo. Eppure è così difficile pensarti immersa nel silenzio, per ora e per sempre, tu che eri una sacerdotessa della parola».
«Ed è così triste concepire la tua morte, cioè l’assenza del tuo corpo e dei tuoi occhi, la perdita della tua voce, dei tuoi pensieri e delle tue invenzioni: perché tu hai riempito di bellezza e di intelligenza la tua e la nostra vita. Sei stata l’annuncio più vitale e allegro e ribelle della rivoluzione queer e l’oppositrice intransigente del fascismo comunque camuffato. Sei stata una ispirazione radicale, per me e per tanti, un esempio di libertà, di autonomia intellettuale, di limpidezza morale. Per me, lo dico col cuore spezzato, sei stata una protezione, una consolazione, un nutrimento. Cara Michela, piango per te che voli via e per noi che restiamo», conclude Vendola.
L'ex governatore di Puglia ha poi dedicato alla scrittrice una poesia, postandola sempre sui suoi canali social.