L'indagine

Pasta di grilli con contorno di alghe? Il 54% degli italiani dice sì

Porte aperte alle nuove frontiere della cucina. Le farine d'insetto pare non spaventino più come un tempo

Cibi alternativi? Perchè no: sette italiani su 10 sono disposti a consumarli. Il 54% sarebbe disposto a provare cibi con farina di insetto e il 67% li ordinerebbe tramite consegna a domicilio.

Porte aperte alle nuove frontiere della cucina, in barba a chi aveva decretato che mai nessuno l'avrebbe fatto. In tanti iniziano a farsi una ragione delle farine d'insetto, delle carni sintetiche e delle altre alternative vegane, che trovano sempre più spazio tra le diete e nel mondo della ristorazione. 

Lo rivela l’indagine di Uber Eats, che ha coinvolto circa 1.200 persone. Al primo posto della classifica dei cibi alternativi troviamo gli alimenti biologici (63%), seguiti dalle carni sintetiche (59%) e, vera sorpresa, al terzo posto i cibi preparati con farina d’insetto (54%), seguiti dalla pasta di microalghe (49%).

Lo slancio estivo

La maggioranza degli intervistati (58%) ha dichiarato di seguire una dieta particolare e il momento clou per iniziare questo tipo di percorso è l’estate, visto che il 28% si interessa all’argomento dieta solo all’inizio della bella stagione. Mentre il 25% è più coerente e segue il regime alimentare scelto per tutto il corso dell’anno, altri invece prediligono il periodo successivo alle feste natalizie (22%).

Quale dieta o regime alimentare?

Lo stile di vita vegano è al primo posto con il 25% delle preferenze, seguito da una dieta ricca di proteine (21%) e dalla dieta detox (18%). Tra le altre tipologie di scelte alimentari troviamo la dieta dissociata e quella a zona. Da notare che per il 34% degli intervistati il food delivery è considerato come una modalità utile per seguire una particolare dieta. In quanto a soddisfazione rispetto al regime alimentare scelto, il 33% si è dichiarato poco soddisfatto e soltanto un 20% molto soddisfatto. La ragione principale di questa poca soddisfazione è dovuta al fatto di dover rinunciare a particolari alimenti (65%).

La scelta alternativa

Soltanto il 31% dei soggetti intervistati non sarebbe disposto a sperimentare cibo alternativo, il che significa che circa 7 italiani su 10 sarebbero propensi a provare piatti o diete alternative. Il motivo principale è la voglia di provare nuovi sapori (65%) seguito da ragioni etiche ovvero per favorire sistemi di produzione a basso impatto ambientale (61%), ma anche per risparmiare (57%). A frenare questa scelta è soprattutto il legame alle tradizioni culinarie italiane (62%). Infatti, il 67% non vorrebbe consumare una versione alternativa della pasta, seguita dalla pizza (64%) e dalla carne (51%).

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